Riforma previdenziale ottava salvaguardia settembre decisivo?

L’ultimo incontro tra Governo e Sindacati ha evidenziato e messo a punto accordi per la riforma previdenziale, che saranno ripresi a settembre per quantificare le risorse necessarie a modificare alcuni punti della Riforma Fornero 2011,  secondo i Sindacati il costo per rimediare al pacchetto previdenziale è di 2,5 milioni di euro mentre per il Governo frena e parla di 1,5 miliardo di euro,  un punto nevralgico sul quale per ora non si è trovato intese: alcune fonti spiegano che questo pacchetto possa essere svolto in due tempi, di cui un primo tempo nella legge di Stabilità 2017 a ottobre, per essere attuato già agli inizi del 2017 mentre il secondo tempo verrà immesso in primavera 2017; quali saranno i punti privilegiati rispetto agli altri? l’urgenza sembra sia per il prestito pensionistico, il cumulo gratuito per le ricongiunzioni, la flessibilità in uscita per gli addetti ai lavori usuranti e i precoci, mentre per gli altri provvedimenti quali: ampliamento quattordicesima, estensione ‘no tax area’, rivalutazione delle pensioni, modifica ai requisiti adeguamento speranza di vita, interventi per chi presta attività di cura e interventi sulla previdenza integrativa sembravo scivolare nel prossimo anno.

L’ottava salvaguardia ha ancora tempi di attesa, nonostante i fondi ci siano, ma l’inefficienza Inps procrastina ancora la data della soluzione del problema per 34 mila lavoratori esodati; settembre decisivo per questi temi importanti: riforma previdenziale e ottava salvaguardia?

Sara' decisivo settembre per riforma previdenziale e ottava salvaguardia?
INPS

Il nodo delle risorse finanziarie mancanti è una storia che non conosce fine, anche se si vocifera che per reperire i fondi necessari per ovviare e risolvere ogni problema si faccia largo il Progetto di Tito Boeri, presidente del’Inps,  dove uno dei punti cardine è proprio il ricalcolo con il contributivo di tutti gli assegni pensionistici dei parlamentari e politici, attuandolo immetterebbe nelle casse statali ben 200 milioni di euro annui o in alternativa la proroga del contributo di solidarietà sulle pensioni il cui importo superi i 90  mila euro annui, un intervento che ha visto la Corte Costituzionale a favore, dove la sentenza recita sostanzialmente, “non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, commi 483 e 486, della legge 147/2013”.,

Ottava salvaguardia: a questo riguardo postiamo un link di una intervista a Francesco Fiore,  portavoce dei Comitati degli Esodati: http://urbanpost.it/pensioni-2016-news-oggi-lavoratori-esodati-e-ottava-salvaguardia-quando-si-risolvera-la-vertenza-intervista , apparso sulla testata web UrbanPost, dove spiega chiaramente le difficoltà incontrate dai 34 mila lavoratori esodati rimasti senza reddito da lavoro e lontani dai requisiti vigenti per il pensionamento; l’Inps non ha provveduto , con la sua mancanza di efficienza, fornire i numeri al Sottosegretario al Ministero del Lavoro Bobba, il quale senza dati certi non ha potuto confermare le coperture finanziarie previste nel dd dell’8 Salvaguardia, la conseguenza che senza tali numeri non esiste garanzia e l’esame parlamentare della Commissione non ha avuto luogo, procrastinando ulteriormente l’attesa dei 34 mila lavoratori ridotti allo stremo delle forze, in attesa da 5 anni di una soluzione che ancora non vede fine alle loro sofferenze e che si acuiscono sempre più, nonostante le risorse finanziarie ci siano per sollevare tutta questa sofferenza e restituire dignità a esseri umani che si son visti calpestare i propri diritti di lavoratori ma sopratutto di esseri umani e ridotti alla fame per errori, negligenze e inefficienze!

Fonte: PensioniOggi.Urbanpost

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