Pensioni confronto Cgil Cisl Uil-Governo punto situazione 21 febbraio

Come preannunciato l’anno scorso da Tommaso Nannicini al 21 febbraio alle ore 16  ci sarà un confronto tra Cgil Cisl e Uil con il Governo, i rispettivi tre segretari dei maggiori sindacati sono stati invitati, per focalizzare la situazione, con una nota del Dicastero di via Veneto, l’invito ‘è finalizzata a riprendere il confronto sui temi previdenziali e a fare il punto sull’attuazione dei provvedimenti avviati con l’ultima legge di bilancio”, ma sul tavolo quali saranno i problemi da discutere e da risolvere per i lavoratori e i pensionati?

Le questioni da risolvere sono ancora parecchie ma ciò che preme per ora, secondo sindacati e Governo, sono affinare i termini del prestito pensionistico per chi volesse accedere alla pensione anticipata, l’Ape contenuta nella Ldb che, se non ci sono intoppi, dovrà decollare dal 1° maggio 2017,  insomma si dovrà fare il punto in particolare sui requisiti di accesso alle misure in questione e sulle modalità di conseguimento di tali benefici che dovranno essere trasposti in alcuni decreti da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri dei decreti attuativi (attesi entro il 2 marzo).

Ape volontaria: L’APE consentirà dal 1° maggio 2017 sia ai lavoratori dipendenti, anche del pubblico impiego, e ai lavoratori autonomi (restano sono esclusi i liberi professionisti iscritti presso le rispettive casse professionali) di chiedere un prestito erogato dall’Inps per il tramite di banche ed assicurazioni, il cui valore è rapportato alla pensione futura, sino al perfezionamento degli ordinari requisiti per la pensione di vecchiaia. La misura sarà sperimentale, durerà due anni, sino al 31 dicembre 2018.  La somma dovrà essere restituita con un prelievo ventennale sulla pensione definitiva. Per accedere all’APe volontario il lavoratore dovrà possedere, oltre al requisito anagrafico di 63 anni un requisito contributivo pari almeno a 20 anni; dovrà trovarsi a non più di 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio; ed avere un valore della pensione non inferiore a circa 700 euro al mese (1,4 volte il trattamento minimo Inps) al netto della rata di ammortamento del prestito conseguito. All’operazione potranno partecipare anche le impres versando una contribuzione all’Inps in grado di far incrementare la pensione del lavoratore e, quindi, contenendo o azzerando del tutto la rata di restituzione del prestito pensionistico.

Ape Social:  Per i lavoratori che rientrano in quattro specifici profili di tutela (disoccupati a seguito di licenziamento con esaurimento da oltre 3 mesi degli strumenti di sostegno al reddito; invalidi con una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%; lavoratori che al momento della richiesta della prestazione, assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità; lavoratori che svolgono da almeno sei anni in via continuativa mansioni particolarmente difficoltose o rischiose ricomprese in 11 professioni indicate nella legge di bilancio) la legge di bilancio introduce sempre dal 1° maggio 2017 un sussidio di accompagnamento alla pensione il cui valore sarà rapportato alla pensione maturata al momento della richiesta della prestazione entro un tetto di 1.500 euro lorde al mese (cd. APE Sociale). 

Il sussidio sarà interamente a carico dello Stato e, pertanto, a differenza dell’APe volontario non prevede alcuna decurtazione sul valore finale della pensione. Per l’accesso al sussidio bisognerà avere un requisito contributivo superiore a quello richiesto per conseguire l’ape volontario pari almeno a 30 anni, 36 anni per chi svolge lavori difficoltosi o rischiosi. L’agevolazione sarà riconosciuta nell’ambito di risorse programmate. Le medesime categorie di lavoratori appena indicate, inoltre, potranno accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica a condizione di aver lavorato almeno 12 mesi prima del 19° anno di età (cd. quota 41). 

Fonte:; PensiioniOggi

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