Governo Sindacati quantificazioni risorse rimandate settembre

Terminato ulteriore approfondimento sul tema previdenziale tra Governo e Sindacati che si riaprirà all’inizio di settembre con le decisioni finali sugli accordi intrapresi, unica remore sono le quantificazioni delle risorse, base che deciderà alla fine quali modifiche fare o non fare su 4 punti essenziali: prestito pensionistico (Ape), addetti ai lavori usuranti, bonus per lavoratori precoci e il cumulo gratuito per le ricongiunzioni; le quantificazioni per le risorse necessarie ad attuare ciò che è stato concordato sono rimandate a settembre, Governo e Sindacati non sono perfettamente allineati nella quantità di risorse finanziarie in quanto il primo discute di risorse ‘rilevanti’ mentre il secondo discute di risorse ‘rilevantissime’; Governo e Sindacati si dichiarano soddisfatti dell’incontro avvenuto attorno al tavolo permanente e a parte gli accordi presi per i punti suddetti sperano di arrivare all’accordo sulle quantificazioni risorse che sono state rimandate a settembre e sulle quale hanno un cotrasto:

Susanna Camusso, leader della Cgil, ha dichiarato: Apprezziamo le affermazioni del governo circa l’intenzione di proporre nella legge di bilancio un rilevante intervento economico‘  alla Camusso preme sottolineare però  come ‘in assenza di una quantificazione sia difficile apprezzare le soluzioni e dare un giudizio compiuto‘; chiaro che il giudizio finale si avrà dalla Cgil quando a settembre saranno certe le quantificazioni risorse che si impiegheranno per gli eventuali provvedimenti, solo allora si potrà avere la chiara visualizzazione per avere o non avere una tendenza inversa del discorso: ‘Il governo dice che la definizione delle cifre avverrà all’interno del quadro macroeconomico della legge di stabilità. Invece noi diciamo di non attendere e che le risorse devono essere trovate in base alle soluzioni previdenziali scelte anche perché serve un cambiamento strutturale delle regole pensionistiche’.

Mentre Carmelo Barbagallo, leader della Uil, ha specificato che i nuovi incontri con il Governo mel prossimo settembre, dovrebbero portare: ‘ad un accordo entro metà settembre perché altrimenti sarebbe troppo a ridosso della legge di stabilità‘; sottolineando la questione quantificazioni risorse che il Governo ritiene ‘rilevanti’ a differenza del sindacato che invece sono ‘rilevantissime’, da fissarsi ovviamente prima della legge di stabilità 2017; la segretaria generale della Cisl, Anna Maria Furlan, dal canto suo rileva positivo l’ultimo approfondimento dichiarando l’impegno del Governo, affermando: ‘Il governo si è impegnato a trovare risorse ingenti sia per il mercato del lavoro che per la previdenza e abbiamo concordato insieme soggetti e priorità per i giovani, i lavoratori, i pensionati e i pensionandi’.

INTESE TRA GOVERNO E SINDACATI A RIMANDATE A SETTEMBRE CON LE QUANTIFICAZIONI RISORSE
PENSIONATI e PENSIONANDI IN ATTESA….

Quindi, a parte le quantificazioni risorse rimandate a settembre, sembra che tra Governo e Sindacati sia tutto tarallucci e vino ma l’ottava salvaguardia? e l’Opzione donna?  sembrerebbe che queste due misure siano nell’occhio del ciclone, avendo anche provvedimenti legislativi specifici, ma ancora non si hanno certezze massime che possano essere approvate, nonostante l’apertura di Giuliano Poletti verso l’Opzione donna con questa dichiarazione: ‘Sebbene la legge di stabilità stabilisca al 30 settembre il termine per la comunicazione degli esiti del monitoraggio dei dati a consuntivo sull’attuazione della sperimentazione di questa importante misura, posso anticipare, a seguito di verifica presso l’INPS, che sono 7.070 le lavoratrici che hanno ottenuto la pensione con decorrenza successiva al 31 dicembre 2015 per aver esercitato l’opzione donna. Il relativo onere finanziario, in ragione d’anno, è pari al 63,3 milioni di euro’,  Poletti ha poi proseguito: ‘Quindi, posso assicurare che da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali verrà disposto l’impiego delle risorse non utilizzate per interventi con finalità analoghe a quella di «opzione donna», compresa la prosecuzione della sperimentazione, in modo tale da rispettare pienamente e puntualmente il dettato normativo’; dichiarazioni che hanno valenza di promesse ma non di certezze, si vedrà nel proseguo l’avverarsi o meno di tali promesse, come si dovranno vedere finalmente risolti i provvedimenti per l’ottava salvaguardia al fine di porre fine alle sofferenze di quei sventurati 32 mila lavoratori esodati che attendono da anni giustizia sia fatta!

Fonte: PensioniOggi

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