Pensioni Scontro botta risposta Boeri Poletti dove risiede verità?

Recentemente Tito Boeri, Presidente dell’Inps, ha sottolineato la spinosità del sistema pensionistico italiano affermando che il debito pubblico è di poco superiore al 130% del Pil, mettendo in dubbio la sostenibilità attuale della spesa pensionistica, rilevando queste dichiarazioni Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro, scende in campo rispondendo per le rime al Presidente dell’Inps, mettendo a fuoco in particolare il prestito pensionistico, Ape, tra le altre misure inserite nella Legge di Bilancio; in questo scontro con botta e risposta tra Boeri e Poletti dove risiede realmente la verità?

Tito Boeri, un uomo che ultimamente fa notizia con le sue affermazioni così drastiche e contrarie alle decisioni del Governo, ha sollevato il problema, non certamente leggero, del debito pensionistico implicito e come sempre ha preoccupato e intimorito i futuri pensionati e i risparmiatori italiani; dal canto suo Giuliano Poletti ribatte a quanto affermato da Boeri, che il debito implicito  ‘non è un indicatore di sostenibilità del bilancio pubblico» e quindi «siamo di fronte a un fenomeno che non ha alcuna incidenza significativa rispetto alla spesa e al bilancio dello Stato e non propone problemi in questo senso’,

Giuliano Poletti: ‘Boeri ha sollevato il tema del debito pensionistico implicito – ha spiegato Poletti – ma avendo l’Inps emanato una comunicazione che qualifica e definisce il debito implicito, io credo si possa assumere il dato che il debito pensionistico implicito non è un indicatore sostenibilità del bilancio pubblico e non può essere usato come tale». Questa, ha sottolineato, «è un’idea condivisa dalla Commissione Ue e dalla Ragioneria generale dello Stato, non è un’idea del ministero del Lavoro –ha precisato Poletti -. Lo stesso Boeri diceva che l’ammontare non è rilevante sull’ammontare della finanza pubblica e che le stime sono soggette alle altre variabili sottostanti’ 

Tanto più che con gli interventi realizzati a partire dal ’92 si è lavorato sul versante previdenziale «con la finalità di costruire un assetto stabile nel tempo». Per questo Giuliano Poletti si sente di escludere qualsiasi ipotesi di intervento sul versante previdenziale, dato che «non credo ci siano pericoli sul tema dell’equilibrio e della stabilità dei conti pubblici».Pericoli o richieste di andare in direzione di un ulteriore intervento sul versante della riforma o dei trattamenti previdenziali pensionistici «direi che non vi sono presenti in nessuna sede», ha ribadito il ministro.

Ma ciò che si chiedono giustamente i cittadini italiani, al di là di queste diatribe,  è: ma va veramente tutto bene oppure qualcosa ci viene nascosto? da sottolineare il fatto che ci viene regolarmente detto che tutto va bene da sempre anche se niente va bene a quanto pare dalle botte e risposte che leggiamo sul sistema pensionistico italiano, prova ne è che l’Ue ha chiesto all’Italia una manovra correttiva pari a 34 miliardi di euro a cui si dovrà rispondere in qualche misura, si vocifera sull’aumento delle accise su benzina e sigarette ma bisogna evidenziare che la Legge di Bilancio non è stata fatta ad hoc a quanto pare ed ora il Governo si ritrova a restituire i regali elettorali concessi a deficit dal governo Renzi.

Fonte: Economia.diariodelweb

Precedente Pensioni Ocse dati vitalizi pensionistici italiani generosi Successivo Pensioni Bulldozer Trump stop riforma Wall Street norma salva pensionati