Pensioni Bulldozer Trump stop riforma Wall Street norma salva pensionati

Un uomo mai salito agli onori della cronaca ma che si è impegnato a fondo in una campagna a dir poco rivoluzionaria, nelle idee che hanno fatto discutere il mondo intero, per la corsa presidenziale alla White House e nonostante tutto ha vinto diventando così Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, un bulldozer appena insediato ha messo in atto, coerente con se stesso e con le promesse elettorali fatte al popolo americano riguardanti: immigrazione, multinazionali, banche, mondo del lavoro e il benessere dei propri cittadini: certamente fa discutere Donald Trump perché eticamente poco corretto nel suo modo di essere, però sta mettendo in atto ciò che ha promesso; in Italia possiamo dire lo stesso con il Governo attuale, non votato dal popolo sovrano? Lo hanno definito nazista, prevaricatore, dittatore,  il multimiliardario Trump però leggendo un articolo de Il Fatto Quotidiano questi epiteti sembrano più rivolti ad un quadro di potere politico ed economico piuttosto che al cittadino americano.

Articolo di F.Q. su Il fatto Quotidiano data 3 febbraio 2017:

‘Donald Trump continua nell’opera di smantellamento dell’eredità di Barack Obama. Il presidente degli Stati Uniti ha firmato infatti un ordine esecutivo per rivedere la riforma di Wall Street, voluta dal suo predecessore dopo la crisi dei mutui sub-prime allo scopo di aumentare la regolamentazione e la supervisione dei grandi gruppi finanziari ed evitare una nuova crisi come quella del 2008, la peggiore vissuta dagli Usa da 80 anni. Non solo: un secondo ordine dispone che sia modificata la norma, che sarebbe entrata in vigore in aprile, che avrebbe obbligato i consulenti previdenziali a operare nel “miglior interesse” dei clienti per evitare che vendano loro prodotti rischiosi e non in grado di garantire una rendita decente quando lasceranno il lavoro. Nell’attesa di correzioni, l’operatività è rinviata di 180 giorni.

Taglieremo le tasse e ridurremo le regole”, ha annunciato il presidente Usa ricevendo alla Casa Bianca Jamie Dimon, numero uno di Jp MorganLarry Fink di BlackRock, Jack Welch di General Electric e Mary Barra di General Motors. L’annullamento dei provvedimenti di Obama sulla regolamentazione dei grandi istituti finanziari era una delle principali promesse della campagna elettorale del presidente. Tuttavia va detto che l’ordine esecutivo è soltanto la cornice per la effettiva revisione della legge, che potrà avvenire solo con il voto del Congresso.

Il primo decreto prevede una revisione della legge Dodd-Frank, quella che ha imposto una serie di regole alle banche dopo la crisi del 2008 e che all’inizio di questa settimana, durante un incontro con alcuni imprenditori, Trump aveva descritto come “undisastro“. Approvata nel 2010 dopo la crisi finanziaria del 2007-2008, la Dodd-Frank rappresenta la più grande riforma di Wall Street degli ultimi decenni. Ha imposto requisiti di capitale più severi per le banche e una stretta su derivati e fondi privati e ha istituito il Financial Stability Oversight Council, che monitora le banche “too big too fail” – quelle che possono creare rischi sistemici – e può anche stabilire quando vanno smembrate in più pezzi perché costituiscono una minaccia alla stabilità finanziaria. Ora si cambia, è la promessa del tycoon. Gary Cohn, direttore dell’Economic council della Casa Bianca arrivato da Goldman Sachs, ha detto in un’intervista al Wall Street Journal che “Gli americani avranno scelte migliori e prodotti migliori perché non caricheremo le banche con letteralmente centinaia di miliardi di dollari di costi regolatori ogni anno”.

Si possono discutere i modi con i quali si attuano certe riforme ma non certamente il contenuto, Donald Trump ha idee chiare e precise come devono andare determinate situazioni e ha tutta l’intenzione di farle andare per il meglio, castigando che si intromette nelle sue intenzioni di condurre la sua politica di riforma;  ciò che si evince che sì può essere un bulldozer, eticamente poco corretto, burbero e dispotico ma il suo intento è colpire al cuore chi intende soverchiare l’America e indurla in una crisi, salvaguardando lavoratori e pensionati nei loro diritti al lavoro e a una vita dignitosa quando si esce dal circuito lavorativo e questo, al di là della forma, si potrebbe chiamare democrazia giusta ed equa.

Fonte: IlFattoQuotidiano

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