Damiano Governo accorci distanza fra istituzioni e cittadini

Il dialogo è incessante e si fa sempre più pressante per il tema previdenziale, in vista del referendum costituzionale, nodi da sciogliere ce ne sono ancora parecchi e ancora nessuna certezza da parte del Governo che nicchia nelle risposte anche se approfondisce il discorso con le parti sociali intorno al tavolo permanente istituito dal Ministero del Lavoro, ciò che si evince è solo la voglia di concludere prima di ottobre, data ultima per immettere eventuali modifiche alla legge previdenziale Fornero 2011, nella Legge di Stabilità 2017, affinché il Governo accorci le distanze tra istituzioni e cittadino; ma il nocciolo della questione è sempre quello anche se non lo si dice chiaramente: il governo Renzi sta tentando il tutto per tutto per raccogliere assensi, consensi e fiducia che si sono smarrite per la noncuranza, il disinteresse provato e comprovato verso il cittadino; ovviamente si deve correre ai ripari dopo la debacle del Partito Democratico, avuta con le precedenti amministrative, quindi le promesse si sprecano ancora una volta, incontrando categorie che richiedono soluzioni ai loro questi, quale quello di Tommaso Nannicini, consigliere economico del premier Renzi,  per i precoci e Quota41; promesse e ancora promesse da parte del Governo per accorciare la distanza fra istituzioni e cittadini, lo afferma Cesare Damiano, presidente Commissione Lavoro alla Camera, in un suo intervento.

Così Cesare Damiano spiega: ‘Continua il confronto tra Governo e Cgil, Cisl e Uil sui temi del lavoro e della previdenza. Ci auguriamo che in tempi brevi si arrivi ad un accordo che consenta, sulle pensioni, di correggere la legge Fornero’ – ‘Il primo passo da compiere è tutelare, con la flessibilità senza penalizzazioni, i più deboli: i disoccupati, gli invalidi, i lavoratori precoci che debbono poter andare in pensione con 41 anni di contributi e chi svolge lavori usuranti. Per questi ultimi, si pone anche il problema di bloccare l’aggancio alla aspettativa di vita: si coglierebbe in questo modo una essenziale questione di giustizia‘; ma sembra che giustizia ed equità siano optional per il Governo in carica, cone del resto i Governi precedenti, nessuno escluso, che non si rende conto che salvaguardando la base, cioè il popolo lavoratore e onesto,  salvaguarda le colonne portanti di questa nazione, rispettandone la Costituzione Italiana, ma qui non esiste nemmeno più il rispetto di questo sacro documento ottenuto con il sangue dei nostri padri!

Damiano insegna Si vogliono accorciare distanze fra istituzioni e cittadino
Cesare Damiano Tito Boeri

Infine Damiano, conclude, e si capisce bene dove si vuole arrivare: ‘È infatti noto il fatto che chi svolge lavori particolarmente pesanti vive di meno e che la continua rincorsa all’innalzamento dell’età pensionabile è diventata insostenibile e controproducente. Un segno di equità sulle pensioni, da parte del Governo, accorcerebbe la distanza che si è creata tra i cittadini e la politica‘; certo che sì, accorciare le distanze fra istituzioni e cittadino significherebbe dare impulso con assensi e fiducia al Partito Democratico, l’unica via per ottenerli è dimostrare che qualcosa si è fatto per il tema previdenziale e il mondo del lavoro, quindi tutto il discorso ha quasi il sapore del ricatto: facciamo le modifiche previdenziali alla Legge Fornero 2011, le immettiamo nella Legge di Stabilità 2017 (solo il legislatore ha la facoltà alla fine di decidere per il sì o per il no!) in cambio del voto e la fiducia per il referendum costituzionale; un ricatto che non cade nell’ignoranza perché troppo evidente e sfacciato!

Ariella Gibellato

Fonte: PensioniBlog

Precedente Governo risorse finanziarie assenti dove recuperarle? Successivo Integrazione favore contro immigrati pagheranno pensioni future? Illusione!