Damiano bene accordo ma criticità ancora da risolvere

L’intesa firmata da Governo e sindacati ha trovato quasi tutti d’accordo anche se rimangano ancora punti dolenti da risolvere e non criticità come sono stati definite le problematiche dei lavoratori esodati con l’Ottava salvaguardia, questa categoria non è una criticità! è una pagina vergognosa della Repubblica che deve essere conclusa rapidamente e senza più tergiversare ulteriormente dopo un quinquennio di lotta e di sofferenza.

La criticità sta nel fatto che il Governo troppo spesso ‘dimentica’ determinate categorie di lavoratori, sacrificandole ad altre, non dimentichiamo che gli esodati non hanno reddito da lavoro e sono lontani dai requisiti per la pensione, quindi senza mezzi di sussistenza, chi avrebbe bisogno più di loro di entrare in pensione? lavoratori che comunque percepiscono un reddito, anche se minimo? non parliamo di esodati quali criticità ma di un impegno tradito dal Governo a cui si deve riparare con l’Ottava salvaguardia al fine di concludere questa storia infinita che sembra mai avere fine, come non si deve parlare di criticità per quanto riguarda Opzione Donna che attende la proroga oltre il 31 dicembre 2015 e ancora non si ottiene ufficialità!

ACCORDO BUON MA ANCORA CRITICITA' DA RISOLVERE PAROLA DI DAMIANO
TITTI DI SALVO

Così Cesare Damiano, Presidente Commissione Lavoro alla Camera: ‘Sulle pensioni si è compiuto un importante passo avanti, anche se non risolutivo, che premia la scelta del dialogo fatta dal Governo, la mobilitazione unitaria del sindacato e la forte iniziativa parlamentare. Restano ancora alcuni punti da chiarire, che saranno oggetto di ulteriore confronto con il sindacato’,

Prosegue spiegando il suo punto di vista: ‘Per quello che ci riguarda le criticità e i problemi in sospeso sono: la soluzione definitiva del capitolo degli esodati attraverso l’ottava salvaguardia, che deve far parte dei contenuti generali dell’intervento sulla previdenza da inserire nella legge di Bilancio; una modalità più favorevole di accesso all’Ape per i lavoratori che non appartengono alle categorie più disagiate dell’Ape Social: se la penalizzazione restasse del 7% all’anno, come è stato ventilato, sarebbe troppo elevata e disincentivante; la fissazione del tetto dell’assegno mensile di pensione (1.500 euro?) entro il quale è previsto l’accesso a costo zero per i lavoratori che utilizzeranno l’Ape Social (disoccupati, addetti a lavori gravosi e inabili); la definizione delle categorie del lavoro gravoso che consentiranno di allargare la platea dei lavoratori precoci che possono usufruire dei 41 anni di contributi e dell’Ape Social’.

Infine conclude sottolineando un’altra ‘criticità’ e cioè Opzione Donna: ‘Si tratta di punti non secondari sui quali il confronto è ancora aperto. Vogliamo ricordare, inoltre, che nel mese di settembre è previsto il consuntivo dei risultati di Opzione Donna che consentirà la definizione del prolungamento della sperimentazione’.

Anche la vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Titti di Salvo, ha affermato la sua soddisfazione per l’esito dell’accordo tra Governo e sindacati, dichiarando: ‘Nel primo tempo  si va dall’allargamento della platea dei pensionati a cui verrà erogata la 14esima e l’incremento del suo importo per chi già la percepiva, alla parificazione della tax area tra pensionati e lavoratori dipendenti; è presente la gratuità delle ricongiunzioni; ci sono nuove regole per i lavori usuranti e per i lavoratori precoci; c’è la possibilità di uscita anticipata dal lavoro di 3 anni e 7 mesi per chi ha 63 anni’.

Ha poi sottolineato : ‘Nel secondo tempo si introdurranno elementi di equità generazionale nel sistema contributivo, definendo regole più favorevoli per i giovani; un riconoscimento previdenziale dei lavori di cura, soprattutto a carico delle donne; il rapporto tra tipo di lavoro e pensione, perché i lavori non sono uguali. In particolare  la scelta di distinguere il tipo di lavoro e le condizioni materiali delle persone per l’accesso alla pensione è una scelta giusta e doverosa, coerente con l’impegno preso dal governo e favorita da un confronto serio e rigoroso con le organizzazioni sindacali . Una scelta che riporta equità e solidarietà nel sistema previdenziale’.

Ed infine ha concluso: ‘Insieme alle 7 salvaguardie di esodati, già realizzate, e a opzione donna con l’impegno, già preso nella scorsa legge di stabilità, di proseguirne l’applicazione, c’è più giustizia nella previdenza pubblica , più riconoscimento sociale per i pensionati . Possiamo registrare un grande passo in avanti che l’approvazione dell’ottava salvaguardia potrebbe completare’.

Fonte PensioniBlog

Precedente Esodati rassicurazioni Cesare Damiano Tommaso Nannicini Successivo Cgil Camusso firmato verbale sintesi non accordo con Governo