Uil Italia e Ue confronto età pensionabile flessibilità in uscita miraggio? (tabelle riassuntive)

Si ritorna sempre su un nodo che sembra difficile da sciogliere cioè l’innalzamento dell’età pensionabile voluta dalla Legge Fornero 2011,  un nodo che sembra doversi allentare con la flessibilità in uscita nella prossima Legge di Stabilità, ma ancora non vi sono certezze al riguardo, nonostante le proposte di legge presentate dai vari esponenti politici tra cui Cesare Damiano, presidente Commissione Lavoro alla Camera,  e la piattaforma sindacale Cgil, Cisl e Uil; quest’ultima ha indagato ed effettuato una comparazione tra l’età pensionabile italiana con quella europea ed è emerso che ai lavoratori italiani sono richiesti quasi 3 anni in più per accedere al pensionamento mentre per le lavoratrici almeno 4, questa differenza sarà dunque affrontata nei prossimi approfondimenti tra Governo e parti sociali per arrivare alla tanto sospirata flessibilità in uscita.

La Uil ha voluto dimostrare, con dati alla mano, che l’Italia non si pone allo stesso livello dei Paesi europei e non europei per quanto riguarda l’età pensionabile dei lavoratori e lavoratrici, in Italia si richiedono 66 anni e 7 mesi per gli uomini del settore privato e pubblico e donne per il pubblico, mentre per le donne del settore privato si richiedono 65 anni e 7 mesi, una comparazione che vede solo la Grecia dietro all’Italia con la richiesta dei 67 anni per il pensionamento con una differenza: una serie di provvedimenti di legge che diminuiscono l’etàpensionabile, per gli uomini 55 anni mentre per le donne sono anni 50; il segretario confederale Uil,  Domenico Proietti:  commenta, dichiarando: ‘La reintroduzione in Italia della flessibilità di accesso al pensionamento proposta dal sindacato è pienamente sostenibile se paragonata a quanto avviene in Europa e in tutti i paesi dell’Ocse’.

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La comparazione dell’età pensionabile messa in evidenza dalle tabelle su riportate e rilevate da Pensioni Oggi (che ringraziamo, ndr) a seguito dell’indagine Uil, tra Italia e paesi europei e non europei, è caratterizzata da una media nei paesi europei che gli uomini entrano in pensione a 64 anni e 4 mesi mentre per le donne gli anni sono 63 e 4 mesi, quindi due anni prima dei lavoratori e lavoratrici italiane, una evidenza che comunque viene accresciuta per la speranza di vita che in Italia viene aggiornata continuamente, infatti nel 2019 si potrebbe avere un pensionamento che si avvicina ai 67 anni proprio in virtù (se così si può chiamare, ndr) dell’aspettativa di vita! Solo in Svezia si ha un’età inferiore alla media europea ed è di 61 anni, età in cui il lavoratore svedese può decidere se entrare in pensionamento.

Nei prossimi incontri tra parti sociali ed Esecutivo si approfondirà la discussione per la flessibilità in uscita e, alla luce di quanto emerge dall’indagine condotta dalla Uil, la speranza è che ci sia un accordo pieno nell’allinearsi alla media europea, eliminando quei 3 anni in più che ci dividono dal resto dell’Europa,  offrendo sia ai lavoratori che alle lavoratrici la possibilità di entrare in pensione con dei requisiti minori di quanto attualmente vigenti ed eliminando una volta per tutte una delle regole più assurde della Legge Fornero 2011: l’innalzamento dell’età pensionabile; sperabile che alla fine la flessibilità in uscita non sia un miraggio ma una realtà, anche se la si vedrà, forse, nella prossima Legge di Stabilità 2017, fermo restando la decisione ultima del legislatore!

Qui di seguito si riportala tabella adeguamento speranza di vita, rilevata da Pensioni Oggi:

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Ariella Gibellato

Fonte: PensioniOggi

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