Problemi sociali guidano scelte politiche del cittadino

Che le questioni sociali siano strettamente legate alle scelte politiche del cittadino per un buon Governo lo sanno anche gli stolti, evidente che Matteo Renzi, premier italiano, questa elementare lezione non l’ha mai imparata essendo una figura poco carismatica, quale figura politica, e collegata al grande business delle multinazionali e alle Banche in genere, ha trascurato e tralasciato i bisogni e i diritti dei cittadini italiani; ultima sua, patetica, poco credibile perfomance è l’autocritica per la ‘personalizzazione’ che ha inscenato per il Referendum costituzionale, al fine di acquisire voti e assensi per il voto; Cesare Damiano, Presidente Commissione Lavoro alla Camera, si è sentito in dovere di impartire a Matteo Renzi una lezione elementare di buon Governo avvisandolo che le questioni sociali sono strettamente legate alle scelte politiche del cittadino con le conseguenti decisioni che  il Governo dovrebbe fare, rispettando la giustizia sociale, rispettando i diritti dei cittadini e non chiudendo la stalla quando i i buoi sono già scappati, evidente che Matteo Renzi questa prima lezione elementare non gli è stata impartita e che le decisioni di questi ultimi anni, comprese quelle per le tematiche previdenziali, men che meno, non sono state favorevoli al popolo italiano, infatti ne ha calpestato e leso i diritti, non capendo i bisogni e le esigenze, aumentando il dilagare della povertà e chiudendo i battenti del mondo del lavoro, Matteo Renzi dovrebbe imparare dai padri fondatori della Repubblica la difficile arte di governare e non dai suoi maestri del business e delle Banche!

QUESITI SOCIALI GUIDANO SCELTE POLITICHE DEL CITTADINO
CESARE DAMIANIO

Damiano in un suo intervento avvisa e sottolinea l’importanza delle questioni sociali e come siano strettamente legate alle scelte politiche dei cittadini: ‘Agosto, pur essendo dedicato alle ferie, è sempre politicamente movimentato e imprevedibile. Al punto tale che Renzi ha fatto autocritica per eccesso di personalizzazione del Referendum: una presa di coscienza che non guasta. Ha anche aggiunto che i 500 milioni che saranno risparmiati con la riforma verranno devoluti per la lotta alla povertà: approviamo, anche perché non avevamo condiviso l’eliminazione dell’Imu ai più ricchi’, proseguendo: ‘Sotto traccia c’è un cambio di rotta? Parrebbe di sì e noi ce lo auguriamo, considerando anche la positiva riapertura del dialogo con le parti sociali. Per completare l’opera, il Premier dovrebbe spendere il suo peso politico per riaffermare la centralità temporale e politica della questione sociale’

Infine Damiano conclude: ‘Quello che per noi è infatti incomprensibile è l’energia che si spende in dibattiti e scontri su Referendum e Italicum e la poca attenzione che si dedica ai temi di lavoro, povertà e pensioni. Per quello che ci riguarda, invece, è questa la priorità, la cui soluzione al tavolo sindacale e in Parlamento con la prossima legge di Bilancio, positiva o negativa che sia, guiderà moltissimi cittadini nelle future scelte politiche da compiere, a partire dal Referendum’.

In pratica Cesare Damiano avverte Matteo Renzi che il popolo non intende più sottostare alle malversazioni del Governo attuale e che la sua decisione la farà sentire con il proprio voto, unica arma in mano, un’arma non cruenta ma decisiva e inappellabile che sottolinea quanto il Governo sia stato assente in questi ultimi anni verso la giustizia sociale e i bisogni dei cittadini, che sottolinea il malcontento dovuto alle ingiustizie, alla povertà, alla disoccupazione, ai diritti lacerati e calpestati: una lezione elementare per un buon Governo che Matteo Renzi doveva apprendere per imparare la difficile arte di governare un Paese ma non lo ha fatto, arrivando allo stato attuale dove ci sarà,  breve, la resa dei conti.

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