Con la Circolare n. 12/2017, l’Inps ha reso noto gli importi relativi ai versamenti volontari nel 2017; valori che sono decisamente aumentati rispetto all’anno scorso, infatti per un anno di contribuzione volontaria l’importo da versa sarà di € 3.445, mentre per gli autorizzati entro il 1995 la spesa rimane di € 2.909 annui; motivo per cui i valori aumentano è da ricercare nell’incremento dell’aliquota contributiva dal 32,87 al 33% per la generalità degli iscritti al FPld come previsto dall’art. 27, comma 2 bis, del D.L. 31 dicembre 1996, n. 669, convertito nella legge 28 febbraio 1997, n. 30; per maggiore chiarezza pubblichiamo un articolo di pensioni Oggi con relativa tabella.
Articolo scritto da Bernardo Diaz di Pensioni Oggi:
”Come si calcola l’entità del versamento
L’ammontare del contributo volontario si ottiene applicando alla retribuzione di riferimento (quella dell’ultimo anno di lavoro), l’aliquota contributiva vigente che per gli ex dipendenti è pari al 27,87%, se autorizzati sino al 31 dicembre 1995, e al 33,00%, per le autorizzazioni successive. Prendendo a riferimento il minimale contributivodel 2017 (200,76 euro a settimana) il contributo non può essere dunque inferiore a 55,95 euro per i soggetti autorizzati sino al 31 dicembre 1995 e a 66,25 euro e per le autorizzazioni successive.
Oltre i 46.123 euro di reddito agli assicurati presso il fondo pensione lavoratori dipendenti si applica un’aliquota aggiuntiva dell’1%. Il massimale di 100.324 euro annui, cioè la soglia oltre la quale non sono dovuti contributi si applica solo con riferimento ai lavoratori titolari di contribuzione non anteriore al 1° gennaio 1996 o che, avendone il requisito, esercitino l’opzione per il sistema contributivo. Il 30 giugno scade il termine per il pagamento relativo al trimestre gennaio-marzo, primo dei quattro appuntamenti di quest’anno (gli altri sono al 30 settembre, 31 dicembre e 31 marzo dell’anno prossimo).
Artigiani e commercianti
Per le due categorie di lavoratori autonomi le regole della prosecuzione volontaria fanno riferimento alla legge n. 233/1990. Agli artigiani e commercianti deve essere attribuita una delle 8 classi di reddito previste dalla legge richiamata e, in particolare, la classe il cui reddito medio risulti pari o immediatamente inferiore al valore medio mensile dei redditi prodotti dall’interessato negli ultimi 36 mesi (tre anni) di attività. Anche quest’anno i contributi volontari continuano a salire dato che l’aliquota obbligatoria nel 2017 passa dal 23,10% al 23,55% per gli artigiani e dal 23,19% al 23,64% per i commercianti, pertanto, la contribuzione mensile dovuta, come si veda dalla tavola, oscilla tra i 300 e gli 800 euro al mese.
Iscritti presso la gestione separata dell’Inps.
Unica novità positiva nel 2017 riguarda i professionisti iscritti alla gestione separata dell’Inps che con la legge di bilancio hanno visto ridursi dal 27 al 25% l’aliquota contributiva IVS di finanziamento della gestione. Salgono invece le aliquote dei collaboratori e delle altre figure assimilate: nel 2017 passano dal 31 al 32%. Ebbene poiché nel 2017 il minimale per l’accredito contributivo è fissato in € 15.548,00, per il medesimo anno l’importo minimo dovuto dai prosecutori volontari della Gestione separata non potrà essere inferiore a € 3.887,04 su base annua e € 323,92 su base mensile per quanto concerne i professionisti e a € 4.975,44 su base annua e € 414,62 su base mensile per quanto concerne tutti gli altri iscritti. Qualora il richiedente abbia contribuzione sia come professionista e sia come collaboratore o assimilato, al fine della determinazione della categoria da attribuire quale prosecutore volontario, si dovrà fare riferimento a quanto disposto dall’ art. 8, comma 10, del Decreto del Presidente della Repubblica 31 dicembre 1971, n. 1432 .”
Fonte PensioniOggi