Opzione Donna Poletti conferma sì sulla proroga (tabella)

Due sono le voci autorevoli che si sono pronunciate per Opzione Donna, la prima è di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro che afferma il suo sì per la proroga del regime sperimentale dichiarando: ‘Sebbene la legge di stabilità stabilisca al 30 settembre il termine per la comunicazione degli esiti del monitoraggio dei dati a consuntivo sull’attuazione della sperimentazione di questa importante misura, posso anticipare, a seguito di verifica presso l’INPS, che sono 7.070 le lavoratrici che hanno ottenuto la pensione con decorrenza successiva al 31 dicembre 2015 per aver esercitato l’opzione donna. Il relativo onere finanziario, in ragione d’anno, è pari al 63,3 milioni di euro. Quindi, posso assicurare che da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali verrà disposto l’impiego delle risorse non utilizzate per interventi con finalità analoghe a quella di «opzione donna», compresa la prosecuzione della sperimentazione, in modo tale da rispettare pienamente e puntualmente il dettato normativo’

Sì alla proroga Opzione Donna
CESARE POLETTI

La seconda voce è quella dell’on. Maria Luisa Gnecchi, che ha lottato con Cesare Damiano l’anno scorso per includere l’anno 2015 nel regime sperimentale Opzione Donna, e che si è mostrata favorevole alla posizione del Governo, dichiarando: ‘Sono anche molto contenta, siamo molto contenti che siano solo 63 i milioni di euro utilizzati, perché ricordo che in legge di stabilità abbiamo stanziato 2 miliardi e mezzo di euro per 36 mila donne’. ‘Speriamo di riuscire a far correggere la circolare per i nati nel 1952, perché possano andare in pensione con 64 anni e sette mesi. Ovviamente, ci auguriamo che il Ministro Poletti riesca, con il suo Ministero, ad andare incontro ai lavoratori e alle lavoratrici, che hanno veramente molto bisogno di un sostegno da parte del Ministro, almeno per le cose che sono già diventate legge’;  Maria Luisa Gnecchi non risparmia una frecciata all’indirizzo di Poletti su una questione che rimane comunque insoluta, le nate nel 52 aspettano da parecchio tempo un intervento del Governo, assente e sordo a questo richiamo incessante da parte di chi desidera entrare in pensionamento, avendo i requisiti bloccati dalla Legge Fornero 2011!

In pratica nel 2015 le lavoratrici che ne beneficerebbero sono quelle nate nell’ultimo trimestre del 1958 (autonome 1957) escluse dalla Legge di Stabilità, causa l’aspettativa di vita dei 3 mesi richiesti nel 2013 ma le recenti affermazioni del Ministro Poletti non esclude a priori che la sperimentazione Opzione Donna possa estendersi ad altre lavoratrici quali potrebbero essere una parte nate nel 1959, un ulteriore passo avanti per questa categoria che ha sofferto per anni in attesa di una soluzione per il loro problema.

Tabella riassuntiva impatto Opzione Donna basata all’età di nascita

Poletti conferma estensione data per Opzione Donna
Tabella riassuntiva impatto Opzione Donna

Fonte: PensioniOggi

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