Landini Fiom Cgil contro riforma previdenziale Ape follia

Sul verbale d’intesa firmato tra i sindacati e il Governo, per le pensioni, uno dei punti cardine che fa tanto discutere è il prestito pensionistico, Ape, un punto che trova disaccordo e conflitti e innesca discussioni a non finire, anche se è articolato e differenziato, però chi si scaglia contro la riforma previdenziale ed in particolare l’Ape è Maurizio Landini, leader della Fiom Cgil, che già da agosto trovava insostenibile per i lavoratori questa struttura, oggi più che mai considera il prestito pensionistico una follia e la sua voce si è levata contro, in occasione di una manifestazione a Bologna per il no del referendum costituzionale, e non si fa scrupolo nell’attaccare il governo Renzi per le politiche sul lavoro, sulla legge elettorale Italicum, sul referendum costituzionale ma sopratutto sulla riforma previdenziale, una voce quasi solitaria tra i maggiori sindacati.

Così Maurizio Landini, leader Fiom Cgil: ‘”Facendo il fenomeno, il genio di Firenze  si è inventato anche l’Ape’; sottolineando, fra le righe, con questa dichiarazione che il prestito pensionistico è una follia, un cappio al collo per il lavoratore che durante la propria vita ha versato fior di quattrini in contributi e per avere la flessibilità in uscita deve sottostare al ricatto di un debito che trascinerà per 20 anni, decurtando il suo vitalizio pensionistico, agevolando così banche e assicurazioni.

Landini ha inoltre soggiunto, tagliente e sprezzante: ‘Provate a pensare che genialata’, spiegandosi poi chiaramente e concludendo ‘Cioè io sono un lavoratore, per 40 anni, 41 anni o 42 verso i contributi e poi se debbo andare in pensione devo chiedere un prestito alla banca? Personalmente l’istinto che mi viene e di corrergli dietro fino a quando non l’avrò preso (ovviamente il premier Renzi, ndr). Cosa posso fare non lo so! Ma vi rendete conto a che livello siamo?‘; il leader della Fiom Cgil interpreta il pensiero di molti e molti cittadini che la pensano esattamente come lui riguardo all’Ape, e non si sa se questo esperimento biennale avrà i risultati che sperano a Palazzo Chigi, è evidente agli occhi di tutti che il governo Renzi ha messo in piedi una struttura tale per rappezzare alla bell’è meglio la riforma previdenziale Fornero 2011, l’Ape è fortunatamente facoltativa per il lavoratore che voglia andare in pensione anticipata e i lavoratori che aderiranno, se lo faranno, purtroppo sarà perché avranno l’acqua alla gola ma consideriamo che il popolo umile italiano ha una dignità che si spezza ma non si piega, ne consegue  l’Ape, secondo il nostro parere, sarà un esperimento mal riuscito!