Pensioni oro più alte nel 2017 bloccato fondo solidarietà

Si sta discutendo sulle risorse finanziarie stanziate nella legge di Bilancio per la riforma previdenziale ma ciò che i media non evidenziano, se non in minima parte, è l’aumento delle pensioni d’oro dal 1 gennaio 2017, in quanto viene stoppato il fondo di solidarietà che vedeva emolumenti sopra i 91.344 euro annui con un taglio di 6%, mentre quelle sotto i 130.358 euro con un taglio del 12%, quelle sopra i 195.538 del 18% per un totale circa di 40 mila pensionati.

DUE CETI IN ITALIA: RICCHI E POVERI
DISEGUAGLIANZA

Questo grazie alla Corte Costituzionale che ha graziato il Governo Renzi dal restituire il denaro decurtato, per i ricorsi non accettati in quanto la norma quale fondo solidarietà aveva tempo determinato e non continuativo, rimane il fatto che le pensioni d’oro rimangono intaccabili anche se Beppe Grillo, leader M5S, in un suo intervento per la riforma previdenziale aveva sottolineato l’urgenza di un intervento a tal proposito, ma non solo Grillo ma anche altri esponenti politici avevano discusso di tagliare le cd pensioni d’oro, decurtando vitalizi faraonici e privilegi che costano alle casse statali fior di quattrini pesando ovviamente sulle spalle dei cittadini; ma si sa la ‘casta’ è intoccabile e sacra, specialmente in questo periodo del referendum costituzionale!

Rimane il fatto indiscutibile che l’uguaglianza,  la giustizia, almeno l’equità non esistono affatto, esiste in pratica una differenziazione macroscopica che divide ancora come nel passato i ceti, ma se una volta c’era il ceto medio che fungeva da intermediario tra quello ricco e quello povero, oggi questo è sparito, non esiste più, oggi i ceti sono solamente due: ricchi e poveri; questo divario dovuto ad un mal governo passato e attuale aumenta la diseguaglianza unitamente alla crisi economica che l’Italia sta vivendo e che sta allargando sempre più la povertà nel nostra travagliato Paese.

In Italia. secondo l’OCSE, da metà degli anni ’80 fino al 2008, la disuguaglianza economica è cresciuta del 33% (dato più alto fra i paesi avanzati, la cui media è del 12%). Al punto che oggi l’1% delle persone più ricche detiene più di quanto posseduto dal 60% della popolazione (36,6 milioni di persone); mentre dal 2008 a oggi, gli italiani che versano in povertà assoluta sono quasi raddoppiati fino ad arrivare a oltre 6 milioni, rappresentando quasi il 10% dell’intera popolazione. Secondo la Coldiretti sono 4 milioni gli italiani che chiedono un aiuto per mangiare.  Per la Cia, la confederazione degli agricoltori,  le famiglie che hanno tagliato gli acquisti alimentari sono addirittura il 65% del totale.

Giustizia? no, questa non è giustizia poiché attualmente la società ha della fondamenta che non contempla più i valori del passato, contempla solo business e potere, non avendo questi due optional per questa società sei un reietto, dimenticando ogni rispetto per l’essere umano che dovrebbe essere al primo posto nella scala dei valori umani e lo si evince ogni giorno in ogni testata giornalistica dove si parla di morte, guerre, denaro, multinazionali, un caleidoscopio infame che ci retrocede a robot mediatici senza ideali se non quelli del successo e della ricchezza, allora, tutto sommato, ritorni il paleolitico prima che questa società soffochi per sempre l’essere umano e la sua capacità di umanità, giustizia, libertà!

Fonte: Il Giornale-Repubblica

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