Esodati Comunicato stampa Rete Comitati presidio Roma 8 Novembre

Si fa sempre più pressante la lotta della Rete dei Comitati Esodati, traditi e vilipesi senza rispetto dal Governo, e la lotta si fa sempre più dura per conquistare un diritto negato e calpestato senza ritegno da chi dovrebbe invece proteggere i propri lavoratori invece di tradirli come è stato fatto agli esodati non una ma per ben tre volte; la Rete dei Comitati degli Esodati ha diramato un comunicato che noi postiamo integralmente, chiamando a raccolta i lavoratori esodati per il presidio che si terrà a Roma l’8 di novembre per protestare contro l’egemonia governativa che riduce esseri umani provati e sofferenti a meri numeri su conti di Bilancio!

PRESIDIO 8 NOVEMBRE 2016 A ROMA PER I LAVORATORI ESODATI
SI! OTTAVA SALVAGUARDIA PER TUTTI I LAVORATORI ESODATI!

COMUNICATO STAMPA DELLA “RETE DEI COMITATI DEGLI ESODATI”

PRESIDIO DEGLI ESODATI L’8 NOVEMBRE A ROMA AL MINISTERO DELLEFINANZE

8’ SALVAGUARDIA  PER TUTTI I 34.000 “ESODATI” NESSUNO ESCLUSO!!!

 

Nei mesi scorsi TUTTI i nostri interlocutori Istituzionali ci avevano assicurato che l’Emergenza Sociale Esodati avrebbe trovato una soluzione definitiva nella Legge di Bilancio 2017.

NIENTE DI PIU’ FALSO !!!

Negli ultimi giorni è stato depositato alla Camera il testo della Legge di Bilancio, con allegata la Relazione Tecnica certificata dalla Ragioneria dello Stato, contenente, all’art. 33, un Ottavo provvedimento di salvaguardia per gli Esodati, spacciato per “definitivo”, che rappresenta l’ennesima “pezza” che si vuol mettere al dramma provocato  da quell’infausta manovra del 2011: la famigerata Monti-Fornero.

Questo ottavo provvedimento sarà limitato a salvaguardare solo 27.700 esodati degli oltre 34.000   dichiarati dallo stesso Governo al Parlamento ma, cosa assai più vergognosa, si vanno delineando gravi e nuove discriminazioni a danno di migliaia di loro.

Infatti se da una parte si estende a 36 mesi oltre il termine della mobilità la possibilità di maturare i “requisiti previdenziali” per l’ammissione alla salvaguardia degli Esodati Mobilitati (ma al tempo stesso per questa categoria si limita ingiustamente al 31/12/2012, la data di licenziamento utile per l’ammissione alla salvaguardia precedentemente fissata al 31/12/2104), dall’altra per altre categorie si limita , incomprensibilmente, il periodo entro il quale maturare la “decorrenza pensionistica” per l’ammissione a salvaguardia, ai soli 24 mesi successivi alla data di approvazione della nuova norma ! mentre per altre categorie ancora, paradossalmente quelle più deboli tra gli Esodati, questo periodo è limitato a soli 12 mesi: si tratta di coloro che sono stati impossibilitati a versare i contributi volontari all’INPS pur avendone l’autorizzazione, o di quei pochi che son stati licenziati  e che svolgevano un lavoro con un contratto a tempo determinato (lett. “ f ” articolo 1, comma 194, della legge 147/2013 e punto “ e “ del comma 265 della Legge 208/2015).

Riteniamo tali limitazioni vere e proprie discriminazioni INACCETTABILI e disumane perché consumate sulla pelle e sul futuro di persone ridotte a freddi numeri di Bilancio !!.

A tale vergognosa, discriminante ed inaccettabile manovra si aggiunge poi la BEFFA della distrazione di TUTTE le risorse residue del Fondo Esodati che una Legge dello Stato stabilisce chiaramente siano TUTTE utilizzate per risolvere definitivamente il dramma Esodati.

Infatti dall’ultimo comma del citato articolo della Legge di Bilancio, ed ancor più chiaramente dalla Relazione Tecnica, si evince che gli 11,6 miliardi di euro STANZIATI (DAGLI ALTRI GOVERNI) per risolvere l’Ingiustizia Esodati  vengono ridotti a 10,79, con un vero e proprio FURTO DI STATO di 810 milioni di euro (600 dei quali già impiegati per ben altri scopi con il D.L. fiscale collegato alla Legge di Bilancio), e  gli oltre 172.000 beneficiari previsti vengono ridotti a 164.795.

Sostanzialmente per la seconda volta in due anni, con la scusa del “non utilizzo”, per le precedenti salvaguardie dichiarate “progressivamente concluse”, di somme presenti nel fondo, le si re-immette nel bilancio preventivo dello Stato  destinandole ad altri scopi !!!

Per sventare tale vero e proprio scippo di Stato e per rivendicare le modifiche sotto riportate al testo proposto per l’ottava salvaguardia gli Esodati scenderanno in piazza, per la 18’ volta in questi 5 anni, l’8 Novembre per chiedere a gran voce al Ministero delle Finanze di correggere sollecitamente quel provvedimento restituendo a TUTTI  gli Esodati, così come individuati dalla PdL A.C. 3893,  il loro costituzionale diritto alla pensione secondo le norme previgenti.

Ci appelliamo a tutto il Parlamento affinché scongiuri tale manovra del Governo provvedendo ad emendare quel testo in sede di  discussione nelle varie commissioni !

1)    Si eliminino gli inaccettabili vincoli, limitazioni e le condizioni sopra richiamati che negano agli Esodati esclusi il diritto alla salvaguardia;

2)    Si ripristini, per i mobilitati, il 31/12/2014 quale data limite per il licenziamento (come già previsto nella precedente settima salvaguardia), e si riconosca per TUTTE le altre categorie degli Esodati individuate, per l’accesso all’ottava salvaguardia, l’estensione ai 36 mesi successivi all’approvazione della norma dei termini per la MATURAZIONE del “requisito previdenziale”.

3)    Si  modifichino nel testo i commi 8 e 9 predisposti per la correzione della L.228/2012 assicurando un automatismo (sull’esempio del “contatore” utilizzato per l’Opzione Donna) che consenta (con appositi Decreti Ministeriali) di utilizzare completamente gli eventuali ulteriori risparmi del “Fondo” per la salvaguardia degli ulteriori esclusi.

 Gli  11.6 miliardi del Fondo Esodati SONO DEGLI E PER GLI ESODATI!! ED A QUESTO GOVERNO URLIAMO A GRAN VOCE: GIU’ LE MANI DAL FONDO ESODATI!!!

 La nostra mobilitazione  continuerà fino a quando non avremo ottenuto GIUSTIZIA SOCIALE per tutti gli esclusi.

 

Rete dei Comitati degli Esodati                                                 Roma 3 Novembre 

Portavoce: Francesco Flore 

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