Grecia Italia unite manifestazioni protesta 8 novembre pensioni

Tempi duri per lavoratori e pensionati e non solo in Italia a quanto pare ma anche in Grecia in diecimila scenderanno in piazza l’8 novembre, la famosa piazza Syntagma simbolo che ha visto lotte e scioperi,  per protestare contro la riforma Katrugalos che ridefinisce in totale il sistema ellenico del welfare e, quindi, anche l’entità dei vitalizi pensionistici mensili; tagli che in alcuni fondi hanno raggiunto e superato il 50%; l’assurdo è che ad esempio riguardo all’Eteam, un fondo complementare, dopo il ricalcolo alcuni pensionati percepiscono un assegno di 144,68 euro anziché 511,20. Ma quei 144 euro a causa dei prelievi una tantum o di conteggi su arretrati e conguagli, scendono ulteriormente a 71,50 euro. E non è tutto, perché sui media ellenici troneggia il caso di un pensionato che prende solo 34,75 euro.

PENSIONATI ITALIANI GRECI UNITI MANIFESTAZIONE 8 NOVEMBRE 2016
APPUNTAMENTO MANIFESTAZIONE 8 NOVEMBRE

Diecimila pensionati sono scesi in piazza per bruciare le lettere, con cui il ministro del lavoro Katrugalos, padre della riforma sponsorizzata dalla troika, annuncia il taglio dei contributi previdenziali in busta; una comune sorte quella italiana e greca che vedono lavoratori e pensionati al centro di una protesta contro un governo indifferente al benessere dei cittadini, sacrificabili a priorità diverse.

La situazione in Grecia per i pensionati è ben più grave che in Italia, se si pensa  che le pensioni integrative sono diminuite già dell’ 82%, mentre quelle principali del 45%, senza contare che tredicesime e quattordicesime sono ormai abolite. Di contro aumentano senza sosta le spese dei cittadini per servizi essenziali come spesa sociale, salute, prodotti farmaceutici, esami specialistici. Per 250mila beneficiari le riduzioni contenute nella riforma Katrugalos (che pare però non siano ancora sufficienti alla troika) sono in vigore dal giugno scorso.

Non di meno in Italia ci sono alcune categorie ‘dimenticate’ o ‘trascurate’ dal Governo quali lavoratori esodati, Opzione donna, precoci, quindicenni, e sembrerebbe che confermando l’Ape, la quattordicesima per i pensionati minimi si sia salvata la riforma pensionistica, un errore di valutazione enorme in quanto questi rappezzamenti fatti alla iniqua riforma previdenziale Fornero 2016 avevano solo uno scopo, riacchiappare consensi e voti per il referendum costituzionale e salvare l’insalvabile del Governo Renzi,  il popolo sovrano italiano non è stupido e con l’anello al naso ma sa discernere, valutare e ponderare le decisioni egemoni dell’esecutivo unitamente a quello dei sindacati, acquiescenti e senza midollo spinale per fare una opposizione a beneficio dei lavoratori e pensionati.

In Italia come in Grecia i lavoratori, i pensionati scenderanno in piazza per manifestare l’8 novembre, per riconquistare con la lotta i propri diritti negati alla ragion di Stato e di Bilancio, affermando, con la protesta, il loro essere persone e non numeri sulla carta o sul pallottoliere statale, affermando la loro dignità e il proprio diritto, non alla sopravvivenza,  ad un vivere civile e dignitoso che attualmente non è possibile, nonostante le reiterate e mediatiche promesse fatte e mai mantenute vedi Ottava salvaguardia, Opzione Donna, quindicenni, precoci.

Fonte: Fatto quotidiano

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