Caos riforma pensioni 30 mila nuovi esodati 1 gennaio 2017?

Le recenti notizia sulla crescita zero e Pil fermo ha innescato una serie di dibattiti con toni molti accesi per quanto riguarda il caos riforma pensioni, una riforma fatta oggetto di molte promesse da parte del Governo, il quale avrà enormi difficoltà nel mantenerle sia per il debito che continua ad innalzarsi con record storici che diversi miliardi di clausole di salvaguardia che pesano sul 2017, non ultima una notizia da Repubblica che lancia un avvertimento: 30 mila lavoratori che rischiano di diventare un nuovo caso di persone da salvaguardare dal 1° gennaio 2017, infatti da questa data non sarà più in vigore sia l’indennità di mobilità che la Cassa integrazione in deroga, quindi lavoratori che resteranno senza reddito da lavoro e lontani dai requisiti richiesti per entrare in pensionamento. Il caos riforma pensione si amplia sempre più se si guarda il quadro politico diviso nettamente per le priorità in esame e sembra che il tema previdenziale venga messo in coda, sacrificato alle misura di crescita, ma al di là delle polemiche resta un interrogativo angoscioso: ci sarà un nuovo ‘caso esodati’ per 30 mila lavoratori  dal 1° gennaio 2017?

Il Governo sarà chiamato a decidere dopo il 20 settembre sulle scelte da effettuare riguardanti il tema previdenziale, delle scelte importanti che influiranno sulla vita di migliaia e migliaia di lavoratori e alla luce della pubblicazione dei dati Istat, con una crescita zero e un Pil fermo, non c’è da rimanere allegri in quanto per aumentare la crescita il Governo si vedrà costretto togliere risorse da altri interventi per dare la spinta giusta, e dove pescare risorse se non nel serbatoio previdenziale?

La politica seguita nell’ultimo anno dal Governo è stata disastrosa e il risultato lo si è potuto vedere dalla pubblicazione del Pil del terzo trimestre dell’Istat,  il fatto di avanzare ipotesi e promesse per il tema previdenziale, al fine di recuperare assensi e voti per il referendum costituzionale indetto per ottobre-novembre prossimi, rappezzando una contro riforma Fornero 2011, che già nel 2016 avrebbe dovuto essere immessa nella Legge di Stabilità scivolata poi in quella del 2017, rischia di essere risicata e inadeguata per le categorie che attendono da anni soluzioni che non arrivano e considerando che i sindacati affermano che per i provvedimenti da mettere in atto hanno necessità di un costo complessivo di 4-5 miliardi di euro., come può intervenire un Governo con una crescita zero?

Riforma pensioni traballante e insicura
Pensionati sempre più poveri

Si dovrà dire addio agli interventi sulle pensioni? chi rimarrà al palo nuovamente? o ci sarà un rappezzamento tale che andrà ingarbugliare ancor peggio il tema previdenziale? un quadro opprimente e colmo di incertezze per un futuro che il cittadino vede instabile e allarmante, e non sarà certamente utile per nessuno fare delle scelte che innescheranno, come già ripetuto più volte, una guerra fra poveri, scelte sbagliate che ricadono sempre sul cittadino che vive una realtà fatta di povertà, di mondo del lavoro chiuso, e non certamente di favole come dichiara Enrico Zanetti: ‘Ogni volta che qualcuno in questo Paese osa mettere  in fila con trasparenza un ordine di priorità viene subito bollato da una certa politica e da alcuni sindacati come qualcuno che vuole innescare una guerra tra poveri. Allora benissimo: andiamo avanti con la politica che promette contemporaneamente tagli di tasse per tutti, aumenti di stipendi nel pubblico impiego in misura massima e pensione prima e più alte. Tanto le risorse sono illimitate e viviamo nel mondo delle favole‘.

Enrico Zanetti, viceministro dell’Economia, vive in un suo mondo dorato e non sa che significhi realtà di vita con 500-800-100 euro al mese, egli vive nel suo mondo fatato di privilegi e vitalizi principeschi, cosa ne sa questo vice ministro di un lavoratore esodato che non riesce a sopravvivere, che ha dato fondo al suo Tfr per tirare avanti e attualmente vive con nulla? che ne sa il vice ministro dell’Economia di come si faccia quadrare un bilancio per pagare bollette, affitto, mantenimento con una cifra irrisoria di pensione? parla di vivere nelle favole il vice ministro dell’Economia, provi ad entrare nella realtà quotidiana di chi deve arrancare ogni giorno per sopravvivere e poi  vedrà chi vive nel mondo delle favole, provi ad entrare nella realtà quotidiana di chi vive l’ingiustizia sociale, dell’iniqua sperequazione sociale, e potrà constatare con mano chi vive nel mondo delle favole!

,Fonte: Ibtimes

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