Zanetti davanti alle pensioni rinnovo contratti statali Pa

Quotidianamente si leggono, sia nel web che nelle testate giornalistiche, notizie riguardo il tema previdenziale da far rimanere allibiti i lettori, panacee dell’ultimo momento da personaggi che evidentemente di economia ne capiscono meno di una massaia attenta al budget familiare, e quando si tratta di Enrico Zanetti, viceministro dell’Economia, si rimane ancor più perplessi per le dichiarazioni rilasciate in una intervista a SkyTg24, pur nonostante affermazioni simili erano già state rilasciate tempo fa, il ministro Zanetti propone di anteporre alle pensioni il rinnovo dei contratti statali della Pa insieme alle misura per la crescita; dovrebbe ben capire questo viceministro, dalla mente matematica da ragioniere, che il tema previdenziale è strettamente collegato e deve essere risolto nel migliore dei modi per avere una stabilità in ogni campo; si sa che l’Italia ha una popolazione di pensionati molto alta e di conseguenza se non ha potere d’acquisto la bilancia pende in negativo, nel mondo del lavoro se non si ha una flessibilità in uscita con la conseguente staffetta generazionale si blocca la gioventù, che non ci pensa due volte ad espatriare per assicurarsi un futuro, teniamo presente anche i pensionati che se ne vanno all’estero per poter vivere decorosamente ed è una emorragia di denaro che esce dall’Italia e altre quisquilie come queste il viceministro dell’Economia non ha proprio pensato? 

Dichiarazioni di Zanetti riguardo al tema previdenziale
ENRICO ZANETTI

Nell’intervista di Skytg24, Zanetti dichiara: ‘Il tema è quello delle priorità e in questa fase la priorità va data alle misure che favoriscono l’occupazione e la crescita, poi ci sono quelle per la redistribuzione’, aggiungendo inoltre: ‘partire dalle misure che evitano l’aumento dell’Iva, poi ci sono le misure per ridurre la pressione fiscale delle imprese, poi ci sono degli spazi da gestire con attenzione, come il rinnovo del contratto del pubblico impiego che viene prima delle pensioni. Le pensioni non vanno davanti alle misure per la crescita e al rinnovo del contratto degli statali. E’ sacrosanto”’ –  ‘le possibilità e gli spazi per fare una buona legge di stabilità ci sono, a patto di avere chiaro tutti che, quando la crescita rallenta, bisogna parlare meno di misure redistributive sulle pensioni e più di misure fiscali a favore di investimenti e lavoro’.

Riportiamo un altro intervento di Zanetti,  di alcuni mesi, fa che chiarisce bene il concetto che questo signore ha su come definire la questione previdenziale: ‘Il governo deve darsi delle priorità in materia economica e al momento al primo posto c’è la conferma delle riduzioni fiscali per chi lavora e produce. Poi bisogna disinnescare definitivamente le clausole di salvaguardia. Solo dopo si potrà pensare all’aumento delle pensioni minime, che sono decisamente molto basse, magari con l’estensione del bonus da 80 euro anche a questa tipologia di persone. Va detto, però, che prima bisognerebbe occuparsi di chi non ha né un lavoro né una pensione. Altrimenti si rischia soltanto di dare spazio a un esasperato populismo, che è presente sia all’opposizione che tra i banchi del governo’; stendiamo un velo pietoso su queste dichiarazioni che mettono conti e bilanci davanti a esseri umani che, non avendo lavoro e lontani dai requisiti richiesti dalla legge per il pensionamento, devono vivere ai margini della società in una povertà assoluta come la categorie degli esodati, a categorie come le quindicenni che da 5 ani aspettano una soluzione ai loro problemi, e altre ancora ma probabilmente il ministro Zanetti vive una realtà molto diversa da queste categorie e di conseguenza parla per dar fiato ai polmoni!

Fonte: PensioniBlog-Verosimilmentevero

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2 commenti su “Zanetti davanti alle pensioni rinnovo contratti statali Pa

  1. Gabriele Trapasso il said:

    80 CHE COSA SONO BRUSCOLINI QUI DOVETE PORTARE LE MNINIME A 800 1000 EURO ALTRO CHE 80 EURO MI SA’ CHE VIVETE SULLA LUNA

    • ingari il said:

      Loro non vivono sulla luna e sono in grado di farsi bene i conti per i loro interessi non certamente per gli interessi del cittadino, i loro aumenti non sono di certo ddi 80 euro di bonus ma di bei soldini mensili fissi ovviamente pagati da noi cittadini! è una vergogna indicibile., Ariella

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