Pensioni ecco spiegato motivo slittamento erogazione vitalizi Gennaio 2017

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Lo slittamento dell’erogazione pagamento vitalizi da Gennaio 2017 ha suscitato polemiche a non finire e non a torto, poiché chi ha convenuto dei pagamenti per il primo del mese, quale potrebbero essere mutui, finanziamenti, tassativi come date di scadenza, si vede improvvisamente far fronte ad una situazione di emergenza a meno che non abbia un gruzzolo in banca, dove si può attingere le rate; una ulteriore prevaricazione dell’Inps che del denaro dei cittadini dispone come e quando vuole, non tenendo presente le necessità ma agevolando le banche o le Poste Italiane; nel 2015 questa notizia è passata quasi inosservata anche se è stata resa nota dalle testate giornalistiche come nel web, come del resto i Sindacati non hanno alzato un dito per opporsi a questa forma di prevaricazione ai danni dei pensionati. 

Un pensionato, Rossini Erio, ha spiegato, non senza una comprensibile rabbia e indignazione,  il motivo dello slittamento erogazione vitalizi da Gennaio 2017, rilevando dalla Gazzetta Ufficiale n. 116 del 20 luglio 2015 e infuriato lo ha pubblicato sulla pagina Facebook, Pensione di vecchiaia donne e Deroghe legge Amato 1992.

Ecco spiegato il motivo dello slittamento erogazione vitalizi Gennaio  2017, post di Rossini Erio, pubblicato il 25 dicembre 2016: 

All’articolo 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, il comma 302 e’ sostituito dal seguente: “302. A decorrere dal 1º giugno 2015, al fine di razionalizzare e uniformare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall’INPS, i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennita’ di accompagnamento. Art. 6 Razionalizzazione delle procedure di pagamento dell’INPS pagamento erogate agli invalidi civili, nonché  le rendite vitalizie dell’INAIL sono posti in pagamento il primo giorno di ciascun mese o il giorno successivo se festivo o non bancabile, con un unico mandato di pagamento ove non esistano cause ostative, eccezion fatta per il mese di gennaio 2016 in cui il pagamento avviene il secondo giorno bancabile.

A decorrere dall’anno 2017, detti pagamenti sono effettuati il secondo giorno bancabile di ciascun mese.”. Eccovi il Decreto Legge…..Ora vi mando pure la 2 parte ..dove recupera l’INPS e chi pagherà quello che non incasseranno Banche e Poste????? mo arriva!!!!!!!!!!! 2 Parte….. Alla copertura degli oneri derivanti dal comma 1, valutati in 0,971 milioni di euro per l’anno 2015, in 6,117 milioni di euro per l’anno 2016, in 11,246 milioni di euro per l’anno 2017, in 18,546 milioni di euro per l’anno 2018 e in 26,734 milioni di euro a decorrere dall’anno 2019 si provvede: a) quanto a 0,971 milioni di euro per 2. Alla copertura degli oneri derivanti dal comma 1, valutati in 0,971 milioni di euro per l’anno 2015, in 6,117 milioni di euro per l’anno 2016, in 11,246 milioni di euro per l’anno 2017, in 18,546 milioni di euro per l’anno 2018 e in 26,734 milioni di euro a decorrere dall’anno 2019 si provvede: a) quanto a 0,971 milioni di euro per l’anno 2015, a 6,117 milioni di euro per l’anno 2016, a 11,246 milioni di euro per l’anno 2017, a 13,7 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2018 attraverso la riduzione delle commissioni corrisposte 1. All’articolo 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, il comma 302 e’ sostituito dal seguente: “302. A decorrere dal 1º giugno 2015, al fine di razionalizzare e uniformare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall’INPS, i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennita’ di accompagnamento.

Art. 6 Razionalizzazione delle procedure di pagamento dell’INPS pagamento erogate agli invalidi civili, nonche’ le rendite vitalizie dell’INAIL sono posti in pagamento il primo giorno di ciascun mese o il giorno successivo se festivo o non bancabile, con un unico mandato di pagamento ove non esistano cause ostative, eccezion fatta per il mese di gennaio 2016 in cui il pagamento avviene il secondo giorno bancabile agli istituti di credito e a Poste Italiane Spa per i servizi di pagamento delle prestazioni pensionistiche; b) quanto a 4,846 milioni di euro per l’anno 2018, a 13,034 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2019 mediante l’incremento dell’importo del versamento di cui all’articolo 1, comma 306, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. In relazione a detto maggiore versamento, l’INPS consegue corrispondenti risparmi attraverso interventi di razionalizzazione e riduzione delle proprie spese. 3. L’INPS provvede strutturalmente al riversamento all’entrata del bilancio dello Stato dell’importo corrispondente alle riduzioni di spesa ottenute a partire da giugno 2015 ai sensi del comma 2.l’anno 2015, a 6,117 milioni di euro per l’anno 2016, a 11,246 milioni di euro per l’anno 2017, a 13,7 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2018 attraverso la riduzione delle commissioni corrisposte agli istituti di credito e a Poste Italiane Spa per i servizi di pagamento delle prestazioni pensionistiche; b) quanto a 4,846 milioni di euro per l’anno 2018, a 13,034 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2019 mediante l’incremento dell’importo del versamento di cui all’articolo 1, comma 306, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. In relazione a detto maggiore versamento, l’INPS consegue corrispondenti risparmi attraverso interventi di razionalizzazione e riduzione delle proprie spese. 3. L’INPS provvede strutturalmente al riversamento all’entrata del bilancio dello Stato dell’importo corrispondente alle riduzioni di spesa ottenute a partire da giugno 2015 ai sensi del comma 2.’

Questo grazie ad un Governo che ci viene imposto da otto anni e non votato dal popolo sovrano, ci sono diverse forme di dittature, una è questa, inaccettabile e inammissibile per una democrazia che vuole la libertà di voto nel scegliere i propri rappresentanti da porre in essere al Parlamento, una scelta che viene negata al cittadino italiano da troppo tempo! Per non discutere poi di una piattaforma sindacale che non oppone nessuna resistenza a queste situazioni difficili, cui vengono chiamati in causa, in questo caso, i pensionati, impossibilitati e impotenti nel contrastare queste decisioni ai loro danni!

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