Contributo solidarietà perequazione tagli pensioni d’oro (tabella riassuntiva)

La Consulta ha deciso che il contributo di solidarietà deve rimanere e di conseguenza le cd pensioni d’oro saranno decurtate, in quanto il prelievo non ha carattere tributario, i tagli, sulle pensioni d’oro, che produrranno risorse finanziarie saranno destinati agli esodati, lavoratori senza reddito e lontani dai requisiti vigenti per la pensione,  una misura del tutto temporanea comunque che avrà termine il 31 dicembre 2016,  la Consulta inoltre ha promosso le attuali fasce di rivalutazione delle pensioni previste dall’articolo 1, comma 483 della stessa Finanziaria 2014 che recano, per il triennio 2014-2016 (prorogate sino al 2018 dall’ultima legge di stabilita’), una perequazione nella misura rispettivamente del 100%, del 75%, del 50% e del 45% per i trattamenti pensionistici, a seconda del rapporto proporzionale degli stessi con il trattamento minimo Inps stabilito dalla legge; ciò che resta da capire se il Governo continuerà allegramente calpestare la sentenza (70/2015) della Corte Costituzionale come ha fatto in precedenza, vedi bonus Poletti (decreto legge 65/2015), riducendo tale sentenza a propria misura, reintegrando solo parzialmente la rivalutazione retroattiva, non contemplando le disposizioni impartite dalla sentenza della Corte Costituzionale.

Resta il taglio sulle cd pensioni d'oro
Giudici della Corte Costituzionale

Ma ciò che non ci è dato di sapere è quale concreto impiego il Governo disporrà per tali risorse finanziarie che si recupereranno, la legge 147/2013 ha disposto che le risorse recuperate dovevano essere a disposizione degli esodati, mentre per i tagli alle cd pensioni d’oro di chi aveva ricoperto funzioni pubbliche dovevano essere impiegate per sostenere la piccola media impresa, progetti per la ricerca e innovazione e fondo di garanzia per la prima casa; tutto a livello verbale ma niente di scritto e nel dettaglio ed in effetti ciò che è stato recuperato come risorse è finito nel calderone dei bilanci previdenziali, dove sono state utilizzate per altre ‘priorità’, ulteriore conferma di parole spese ma senza concretezza alcuna che infondono sfiducia nel sistema istituzionale.

Consula decisa al taglio delle cd pensioni d'oro
Tabella riassuntiva contributo solidarietà

Per quanto riguarda la perequazione, riportiamo un paragrafo dell’articolo apparso su Pensioni Oggi, il 6 luglio scorso, scritto da Dario Canova: ‘Resta ancora da decidere, invece, la questione relativa alla costituzionalità dell’importo dei rimborsi sulle pensioni superiori a tre volte il trattamento minimo inps coinvolte nel blocco nel biennio 2012-2013 dell’indicizzazione della Legge Fornero. Il Governo, infatti, non si è completamente adeguato alla sentenza della Consulta dello scorso anno (numero 70/2015) disponendo, con il decreto legge 65/2015, una rivalutazione retroattiva solo parziale dei trattamenti tra le tre e le sei volte il minimo inps e lasciando completamente all’asciutto le pensioni di importo superiore a sei volte il minimo inps (circa 2800 euro lordi).’

Ariella Gibellato

Fonte: PensioniOggi

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