Precoci Quattordicesime subordinate risorse finanziarie

Ancora molto da discutere sul tema previdenziale per quanto riguarda la categoria dei lavoratori precoci e sulle quattordicesime, due argomenti che saranno focalizzati nei prossimi incontri tra Governo e  parti sociali sulle scelte più giuste da fare, in base alle risorse finanziarie che comportano, e lo sottolinea Tommaso Nannicini, consigliere economico del premier Renzi e sottosegretario alla Presidenza, affermando: ‘Non potremo rispondere a tutti i punti sul tavolo, ci vorrebbe uno sforzo finanziario che al momento non è nelle nostre possibilità’, e qui noi ripetiamo fino alla nausea, non è che non sono nelle loro possibilità ma manca la voglia d trovare le risorse finanziarie sia per i lavoratori precoci che per le quattordicesime subordinate proprio alla mancanza di risorse finanziarie, ma non solo per queste due voci ma anche per altre platee di lavoratori e pensionati che attendono una risposta dal Governo, il quale ancora non ha dato nessun riferimento a cifre che si potrebbero impiegare per le modifiche alla legge Fornero 2011.

Vediamo in breve quali sono le opzioni per risolvere il problema dei lavoratori precoci, una categoria molto vasta, che ha lavorato prima dei 18 anni, secondo i calcoli dei tecnici sono dai 4,8 ai 3,5 milioni di lavoratori che uscendo dal mondo del lavoro potrebbero originare dai 60-70 mila l’anno con 41 anni di contribuzione più il ‘bonus’ riconosciuto del Governo a chi ha versato contributi prima della maggiore età, per arginare questo emorragia che avrebbe un costo notevole si sta discutendo sulle 52 settimane minimo o sulle 104 settimane per un bonus da 4 a 6 mesi in base all’ampiezza finale dei lavoratori precoci.

RISORSE FINANZIARIE PER PRECOCI E QUATTORDICESIME?
Giustizia ed equità per tutti i pensionati minimi!

Mentre per quanto riguarda le quattordicesime si hanno queste scelte, sulle quali ragionare: o aumentare l’importo di chi già la percepisce e cioè fino a 750 euro mensili o estendere la quattordicesima ai pensionati che percepiscono € 1.250,00  mensili, passando così da 1,2 a 2,5 milioni di beneficiari, ma il Governo potrebbe anche decidere di annullare le due opzioni se decidesse alla fine di estendere la ‘no tax area’ che attualmente oggi è di 8.000,00 euro annui per gli over 75 e € 7.500,00 annui per gli altri pensionati; quindi anche le quattordicesime sono subordinate alle risorse finanziarie, con una sperequazione a non finire fra le varie categorie, possono, si fa per dire, star bene alcune mentre le altre vengono penalizzate!

La Uil ha stimato almeno 2,5 miliardi di euro per finanziare le modifiche dei pensionandi e pensionati mentre il Governo non ha fatto ancora sentire la sua voce riguardo le stime anche se voci di corridoio stimano 1,5 miliardi di euro sui quali non splafonare, ma le firme si apporranno dopo le varie discussioni non prima di settembre, come ha specificato Tommaso Nannicini in occasione di un seminario dedicato a ‘Sinistra è cambiamento’:  ‘Vogliamo arrivare a settembre con un quadro definitivo. Tutti ci auguriamo che ci sia qualcosa da firmare insieme ai sindacati. L’orizzonte temporale è questo. Dobbiamo accelerare.’;  una cosa è certa, che le decisioni che saranno effettuate da Governo e parti sociali andranno a toccare la sopravvivenza di esseri umani e si spera siano fatte con giustizia ed equità e non per raffazzonare scelte per la fretta di arrivare prima del referendum costituzionale!

Fonte Sole24Ore

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