Poletti argomenta giustificando Ape apertura lavoro ai giovani

Chi è contro chi è pro ma il dibattito non si quieta sui provvedimenti impiantati nella Riforma pensioni, il cui punto cardine è la flessbilità in uscita per cui è stato promosso l’Ape, il prestito pensionistico per chi volesse usufruirne, uno dei protagonisti principali è stato Giuliano Poletti che argomenta e riflette nella trasmissione ‘Agorà’ di Rai 3, sull’importanza per il futuro dei giovani aprendo la possibilità di nuovi posti di lavoro, opponendosi a Tito Boeri, Presidente dell’Inps, che ha dichiarato: ‘…più per i pensionati e chi sta per andare in pensione che non per investire sul futuro del lavoro’, Poletti ha replicato sottolineando: ‘Non è vero che la manovra presentata dal Governo non pensa ai giovani e al loro futuro’.

POLETTI E BOERI A CONFRONTO
TITO BOERI – GIULIANO POLETTI

Il concetto che il ministro Poletti vuole mettere in evidenza e argomenta giustificando l’Ape è il seguente: , l’Ape darà anche nuovi posti di lavoro per le giovani generazioni. rimarcando però, se la categoria degli ultrasessantenni aderiranno alla pensione anticipata, verosimilmente si creeranno spazi per nuove opportunità occupazionali, infatti afferma che: ‘Se produrremo le condizioni perché vadano in pensione in anticipo più o meno 100mila italiani è ragionevole immaginare che un certo numero di giovani li sostituisca’, ma questo non significa ragionevolmente che  l’Ape  produrrà un rapporto di uno a uno fra posizioni liberate dall’aspirante pensionando e un giovane disoccupato e Poletti in effetti ha dichiarato: ‘Io non sostengo la tesi che se uno va in pensione un altro va a lavorare. Ma faccio fatica ad accettare la tesi opposta’.

Giuliano Poletti, in sintonia con Tito Boeri,  ha anche ricordato l’apporto dei migranti che lavorano e operano nel nostro paese, spiegando: ‘I migranti pagano contributi alla previdenza in quantità più che doppia rispetto a quello che ricevono, oggi gli immigrati in Italia pagano una quota importante delle pensioni”.

Per niente fiduciosa appare Elsa Fornero che contesta il concetto esposto da ministro Poletti nella trasmissione ‘Agorà’ su Rai3, infatti  la Fornero avrebbe avanzato l’ipotesi che le adesioni all’Ape saranno scarse perché poco conveniente, ma, noi aggiungiamo, se siamo arrivati a questo punto lo dobbiamo solo alla sua riforma previdenziale 2011 che ha innalzato spropositamente l’età pensionistica, quindi farebbe meglio la signora in questione ad evitare commenti del genere.

L’Ape avrà una sperimentazione per due anni, alla fine si vedrà chi ha ragione o chi ha torto perché essendo facoltativa questa struttura, articolata in punti diversi, sarà solo il base alla decisione scelta dal lavoratore se aderire o meno a questo, diciamolo chiaro e netto, debito che dovrà mettersi sulle spalle per 20 anni e in base all’importo del vitalizio pensionistico, ci sarà la decurtazione della rata sullo stesso,  una scelta non facile per chi ha lavorato una vita intera versando i regolari contributi!

Fonte: Intelligonews

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