Padoan intervento riforma pensioni nonostante Pil bloccato

L’Istat ha confermato i dati del Pil del secondo trimestre e resta ancora bloccato anche se la cresciuta tendenziale, in rapporto al secondo trimestre 2015, ha una lieve rialzo dal 0,7% all’0,8% ma la crescita economica rimane a zero nel secondo trimestre, negando le aspettative del governo e in particolare modo il tesoro che attendeva un rialzo del Pil nel secondo trimestre mentre la crescita è aumentata lievemente nel secondo trimestre 2016 più 0,7% in rapporto ai dati diffusi il 12 agosto scorso che la davano più 0,6%; dati sconfortanti che rendono bene il quadro dell’economia italiana ferma nei consumi grazie anche a un potere d’acquisto inesistente, quale conseguenza logica di questi dati è la ripercussione sulle pensioni o almeno una parte di esse, sulle quali si dovrebbe intervenire con modifiche al sistema previdenziale entro il 20 settembre, dopo l’appuntamento tra sindacati e Governo del 12 settembre.

Anche con Pil fermo Padoan conferma intervento su riforma pensioni
Grafico Istat

Matteo Renzi, premier italiano, non si preoccupa minimamente su questi dati, affermando al Forum Ambrosetti: ‘l fatto che il Pil italiano vada meglio degli altri anni è un dato di fatto‘ pur nonostante aggiunga ‘andare meglio non significa andare bene’, probabilmente al premier non intacca certamente il Pil fermo e crescita a zero sul suo principesco reddito mentre il pensionato ne risente ripercuotendosi sul magro introito e quindi minor potere d’acquisto; mentre, sempre al Forum Ambrosetti di Cernobbio, Pier Paolo Padoan, ministro dell’Economia, molto ottimista afferma: ‘La crescita c’è, anche se è debole’  aggiungendo:  ‘La crescita si può aumentare’ – ‘La legge di bilancio che ci apprestiamo a preparare è basata sui principi che abbiamo seguito fin qui e cioè da una parte si continua con il consolidamento di finanza pubblica, allo stesso tempo le risorse che sono ovviamente limitate anche perché il quadro macroeconomico globale è peggiorato, saranno usate in modo selettivo con particolare enfasi e un sostegno agli investimenti e alla produttività, ma anche con un occhio alle esigenze dei pensionati’.

Due diverse interpretazioni sui dati diffusi dall’Istat, da una parte il premier Renzi, distaccato quasi l’argomento non lo tangesse, che afferma che il Pil in rapporto all’anno scorso ha avuto un rialzo e questo fa, secondo lui, presupporre il non allarmarsi inutilmente mentre dall’altra il ministro dell’Economia Padoan, ottimista, per un lieve rialzo della crescita economica, dichiarata a zero lo scorso 12 agosto insieme al Pil fermo,  che afferma, pur nonostante le condizioni finanziarie del quadro macroeconomico globale sia peggiorato, saranno ‘selettive’ le utilizzazioni verso il sostegno degli investimenti e produttività senza dimenticare le pensioni.

Pare ovvio cosa traspare tra le righe di queste dichiarazioni: ci saranno categorie di pensionati che resteranno nuovamente al palo, mentre altre avranno il beneficio delle modifiche, che saranno valutate il 12 settembre tra sindacati e Governo, approfondendo una guerra fra poveri già in atto attualmente, una guerra che vede pensionati di serie A e di serie B e non allineati allo stesso livello come dovrebbe essere in una società giusta ed equa; è sperabile che rimanga inalterata la decisione per l’ottava salvaguardia per i lavoratori Esodati e per la proroga dell’Opzione Donna, in quanto di certezze non ve ne sono attualmente ma le premesse sono di buon auspicio per la soluzione dei due problemi annosi di queste categorie di lavoratori e che si sa non peseranno sulle casse statali!

Fonte: PensioniOggi

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