Matteo Renzi Partita difficile referendum spauracchio Governo tecnico

Matteo Renzi press conference, Rome

Matteo Renzi in un’intervista con Charlie Rose, storico giornalista americano che lo ha intervistato per la trasmissione di approfondimento ’60 minutes’ in onda sulla Cbs , ha sottolineato l’importanza del sì al referendum costituzionale che si terrà il 4 dicembre prossimo, ancora aperta questa partita difficile e paventa, se dovesse vincere il no, lo spauracchio del Governo tecnico, inoltre suppone che il no venga dettato dalla poca simpatia che ha saputo suscitare nei cittadini con i suoi atteggiamenti, compromessi, modi di essere, d’altra parte un personaggio mediatico come lui sapeva le conseguenze a cui poteva andare incontro ed ora sta pagando a caro prezzo la sua arroganza e la sua prepotenza nell’esporre i suoi programmi, la mancanza di umiltà è indice di debolezza di carattere ma il voto no non è riferito alla sua persona, almeno in parte, ma alla conduzione di un Governo che ha portato l’Italia ad un degrado tale, finendo del tutto l’opera dei Governi precedenti.

Matteo Renzi si difende con Charlie Rose, dichiarando: ‘Il governo tecnico non lo posso scongiurare io, lo dovete scongiurare voi con il Sì” – “Mario Monti, l’ideologo e capo dei governi tecnici, ha detto che ho fatto troppi bonus fiscali. Il punto è che non è che si può votare di Sì perché uno alza le tasse e poi dire No se si abbassano’ ‘L’ho detto in tutte le salse cosa faccio se vince il No. Non voglio giocare sulla paura, evocare il salto nel buio ma voglio che si sappia che il governo è nato per fare le riforme e se non si fanno è evidente che qualcosa non ha funzionato. Poi se qualcuno deve votare contro per odio personale, va bene. Ma a noi hanno insegnato che non si fa politica contro qualcuno ma per qualcosa. Quelli del No se li metti in una stanza non sono d’accordo su nulla…Se fosse già in funzione la riforma e oggi qualcuno proponesse un di più di fondi e un sistema per dare 315 poltrone, se ci fosse uno che vuole inventare il Cnel, questo qualcuno sarebbe preso in giro e portato via. Nessuno direbbe ok la tua riforma l’accogliamo. Allora perché c’è la paura di dire Sì al futuro? In parte per colpa della personalizzazione che abbiamo fatto. In parte per la nostalgia’.

Prosegue ammettendo la colpa di aver personalizzato il referendum: ‘Si’, e’ stato un mio errore all’inizio, riconosco l’errore. sono un uomo, posso commettere degli errori“. Poi pero’ ha insistito, sottolineando di credere nella sua scelta per la riforma: “Dopo due anni e mezzo a Roma da premier sono assolutamente sicuro del ruolo potenziale del mio paese’, concludendo infine: “con il si’ l’italia da’ il via al futuro. perche’ negli ultimi vent’anni l’italia ha discusso solo del passato. il passato e’ meraviglioso. ma l’Italia non e’ solo un museo. l’Italia non e e’ solo il passato. questo e’ il punto ‘.

Nell’intervista trova posto anche per Nicolò Machiavelli riferendosi agli italiani, sottolineando la sua ferma convinzione che: ‘Per gli Italiani è il simbolo della ricerca del potere a ogni costo e per questo Machiavelli è odiato’ – ‘Ma per me è il simbolo dell’intelligenza degli italiani‘,  questa affermazione la dice lunga sull’ideologia di Matteo Renzi e sulla quale bisogna riflettere attentamente.

Fonte: Rainews

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