Governo ladro contro pensionati sempre più penalizzati

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Non bastano le indiscrezioni giornalistiche che vedrebbero la Commissione europea mettere mano con una manovra correttiva su alcune modifiche del tema previdenziale già approvate dopo un lungo confronto tra sindacati ed esecutivo lo scorso anno, in particolare sulla quattordicesima, e per le quali si aspetta una smentita immediata da parte del Governo come ha richiesto Cesare Damiano, Presidente Commissione Lavoro alla Camera, non basta che  il Governo ladro è contro, ancora una volta, i pensionati che saranno più penalizzati nell’anno in corso, non basta che il potere d’acquisto è statico perché non si aumentano né redditi da lavoro né pensioni,  a quanto pare il Governo vuole cavare sangue da una rapa mettendo le mani, come sua abitudine insana, sulle pensioni eliminando gli adeguamenti nel 2017!

Non ci saranno adeguamenti alle pensioni nel 2017. A definirlo è l’Inps che, in una circolare, spiega come il decreto del ministero dell’Economia “stabilisce che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2016 è determinata in misura pari a 0,0 dal 1° gennaio 2017, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l’anno successivo”.

Pertanto, si legge, “i valori provvisori dell’anno 2017 sono identici a quelli definitivi dell’anno 2016”. Dunque “le pensioni, gli assegni vitalizi, gli assegni e le pensioni sociali sono stati quindi posti in pagamento nello stesso importo di dicembre 2016”, chiarisce il documento. Per il trattamento minimo per i lavoratori dipendenti e autonomi – che viene preso come base anche per l’individuazione dei limiti di riconoscimento delle prestazioni collegate al reddito – il valore riportato nella tabella dell’Inps è a 501,89 euro mensili, per un importo annuo di 6.524,57 euro.

Intanto il ministero del Lavoro fa sapere che non ci sarà recupero del differenziale sulle pensioni rispetto all’inflazione registrata anche nel 2017. “In riferimento al recupero del differenziale negativo dello 0,1% sulle pensioni a fronte dell’inflazione più bassa registrata nel 2015 rispetto a quella prevista”, il ministero informa di aver predisposto “un emendamento al decreto Milleproroghe con il quale si prevede di prorogare al 2017 la norma che ha consentito di non procedere al recupero nel corso del 2016”, dovremmo ringraziare per questo emendamento? non viene eliminato ma procrastinato nel 2017 e sarò così ogni anni fino a che l’adeguamento non si rimetterà in sesto e chi viene penalizzato se non il pensionato come sempre?

Fonte: newabiella

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