Esodati Vs Governo 35 mila persone chiedono giustizia e dignità non si calpesti l’art. 38 Costituzione!

La Costituzione italiana ha un articolo, il n. 38, che è stato regolarmente calpestato, come ne sono stati calpestati altri dai Governi che si sono succeduti negli anni,  l’art. 38 recita: ‘Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria [2110 c.c.] Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato .L’assistenza privata è libera’; un Governo che non mantiene fede ad un articolo della Costituzione non è degno di stare al posto del potere per guidare una nazione, ed è quello che sta succedendo nel nostro paese, gli esodati, lavoratori usciti dal mondo del lavoro e lontani dai requisiti vigenti per il pensionamento, sono stati ridotti alla fame, alla povertà, senza dignità né giustizia, gli esodati hanno il diritto come ogni altro cittadino ad una vita dignitosa e non al limite della sopravvivenza,  la vergogna del disinteressamento per quanto riguarda i 35 mila esodati lasciati fuori dalle sette salvaguardie precedenti invocano a gran voce il diritto alla vita grazie all’art. 38 della Costituzione sia loro salvaguardato, invoca a gran voce  il diritto alla propria libertà di vivere nel rispetto di esseri umani quali sono, rispetto che non vi è stato per 35 mila esseri umani!

Cesare Damiano, presidente Commissione Lavoro alla Camera, in una intervista a ‘Mi manda Rai3’ ha espresso chiaramente il suo pensiero, affermando con decisione e veemenza: ‘Nessuno pensi di mettere mano al Fondo esodati‘, intendendo dichiarare che il Governo in carica sa benissimo di poter disporre di un Fondo per questa categoria di lavoratori senza un reddito, di conseguenza senza intaccare bilanci e conti statali, ma per quale arcana ragione non si vuole dare ciò che è giusto e sancito da un legislatore, il quale ha predisposto obbligatoriamente questo Fondo Esodati, per il fabbisogno a chi è sprovvisto del minimo per sopravvivere?  L’intenzione dunque sarebbe togliere denaro a 35 mila lavoratori per altre ragioni? Stracciando una ulteriore decisione di un legislatore come si è già visto attuare per la perequazione pensioni con il bonus Poletti? per il Governo, la Costituzione italiana, è un optional per i propri interessi o una Carta a cui si deve assolutamente tenere fede in osservanza a quanto dispone?

Qui di seguito diamo spazio alla voce degli Esodati sia per la richiesta dell’ottava salvaguardia, che si fa sempre più urgente, che per le richieste del Comitato Esodati riuniti:

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PROPOSTA DI LEGGE PER l’ OTTAVA SALVAGUARDIA
In data c.m. è stata presentata alla Camera dei Deputati, a firma dellì’On. Cesare Damiano Presidente della Commissione Lavoro della Camera e dell’On. Maria Luisa Gnecchi, capogruppo del PD nella medesima Commissione, la proposta di legge A.C. 3893 “Modifiche all’articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, nonché ulteriori disposizioni di salvaguardia in materia di accesso al pensionamento e di decorrenza delle prestazioni pensionistiche”
Tale proposta rappresenta un ottavo provvedimento di salvaguardia che, seppur perfettibile, riteniamo risponda a gran parte delle richieste che la Rete dei Comitati degli Esodati ha rivolto in questi 4 anni a Governo e Parlamento.
Riteniamo che alla stessa, con opportune e possibili integrazioni, debba essere assicurato un percorso parlamentare d’urgenza al fine di procedere ad una sua rapida approvazione entro il mese di settembre.

LE RICHIESTE DELLA RETE DEI COMITATI DEGLI ESODATI
Alla luce di quanto esposto chiediamo al Governo ed al Parlamento:
1. L’immediata chiusura delle istruttorie della settima salvaguardia;
2. La chiusura della contabilità delle sette salvaguardie con la rapida convocazione della prevista Conferenza di Servizi che certifichi i reali risparmi derivati dalle stesse e già ampiamente documentati dall’INPS nel suo ultimo parziale Report, che dimostra risparmi ben sufficienti per un nuovo provvedimento di salvaguardia per tutti gli esclusi;
3. Il pieno reintegro delle somme prelevate dal “Fondo Esodati” di cui al comma 235 della L. 228/2012 ed utilizzate per svariati capitoli di spesa incoerenti rispetto al dettato legislativo che regolamenta il fondo stesso;
4. L’utilizzo integrale di tutti gli 11,6 miliardi già stanziati per gli “esodati” con un nuovo definitivo provvedimento che ricomprenda TUTTI gli esclusi, non essendoci alcun nuovo onere aggiuntivo a carico dello Stato;
5. Il pieno sostegno del Governo alla nuova proposta di legge parlamentare N.3893 per l’ ottava salvaguardia a prima firma dell’ On. Cesare Damiano depositata alla Camera, assicurando alla stessa un iter parlamentare d’urgenza per la sua approvazione nel più breve tempo possibile e comunque non oltre il mese di settembre.
Riteniamo che il Governo non abbia più alcun alibi per non chiudere sollecitamente la vergognosa pagina degli “esodati”, restituendo ai 34.000 esclusi il loro legittimo diritto alla pensione. Continueremo la nostra mobilitazione, in tutte le forme, fino a quando il Governo non chiuderà la vergognosa pagina di questa Ingiustizia.

Rete dei Comitati degli Esodati Roma 23 Giugno 2016
Portavoce: Francesco Flore

E ci rifacciamo, ancora una volta, riferimento al Regno Unito che ha sancito con un voto popolare e referendario che la base, colonna portante di ogni nazione, deve assere ascoltata, deve essere sovrana per chi è al potere, braccia e mente uniti nel benessere comune, guardando non solo ai doveri ma anche ai diritti e non a questa vergognosa situazione degli esodati, che si trascina da 5 anni a questa parte nel richiedere i propri diritti di lavoratori, un Governo che non ascolta il grido disperato del proprio cittadino non ha ragione di essere al potere, non ha ragione di governare ma deve essere deposto con la massima urgenza, prima di aggravare più profondamente una situazione già precaria e in bilico come dimostrano i fatti italiani!

Esodati siamo dalla vostra parte come siamo dalla parte di chi invoca giustizia ed equità!

ARIELLA GIBELLATO

Fonte: Facebookpage

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