Damiano spera dichiarazioni Renzi soldi ai pensionati

Evidentemente le ultime dichiarazioni del premier Renzi ha deviato il pensiero del ministro Calenda, il quale dava come prioritarie crescita e investimenti relegando la previdenza in coda, innescando una serie di commenti poco lusinghieri; sembra che anche Cesare Damiano, presidente Commissione Lavoro alla Camera, speri nelle dichiarazioni di Renzi e lo conferma in un suo intervento, ma i cittadini avranno ancora fiducia nelle parole del premier avendo constatato che lo stesso non mantiene le promesse fatte? Purtroppo il tema previdenziale, oggi come ieri, è sempre al centro delle attenzioni di vari esponenti politici ed il suo, forse, epilogo,  con delle soluzioni si vedrà dopo il 20 settembre, ma quello che bisogna sottolineare è che all’interno del Partito Democratico esiste una lotta di ideologia tale da far inquietare Renzi, il quale ammonisce e dichiara che vuole adoperare il ‘buon senso del padre di famiglia’,  per quanto riguarda l’equità sociale, e ci si domanda se non è tutta una manovra subdola per acquisire assensi e voti per il referendum costituzionale, d’altra parte il premier Renzi non è nuovo a queste azioni ricattatorie verso il cittadino, se oggi vuole dimostrare di aver il buon senso del padre di famiglia, nei periodi precedenti era l’insensato patrigno dalle promesse facili, non mantenute?

Le speranze di Damiano sulle dichiarazioni di Renzi
MATTEO RENZI

Così Cesare Damiano spiega le sue speranze verso le dichiarazioni del premier: ‘Renzi, per fortuna, ha fatto sterzare a sinistra Calenda. Dare più soldi ai pensionati nella prossima legge di Bilancio, come ha affermato il Premier, vuol dire adoperare il ‘buon senso del padre di famiglia’ che capisce che nel nostro Paese la diseguaglianza ha superato i limiti di guardia. Il pilastro dell’equità sociale dovrà essere ben saldo nella prossima legge di Bilancio e gli stessi annunci di Renzi devono trasformarsi in fatti concreti’ – ‘l tavolo Governo-sindacati su lavoro e previdenza ha compiuto importanti approfondimenti e creato molte attese: se andassero deluse ci sarebbero inevitabili contraccolpi sociali’.

Dare soldi ai pensionati, per la flessibilità previdenziale e per gli incentivi al contratto a tutele crescenti deve rappresentare la risposta sociale del Governo che il Paese sta aspettando’ – ‘Mi aspetto risorse ai pensionati e anche ai pensionandi. Si prevedano risorse anche per chi vorrebbe anticipare il momento della pensione, e penso a disoccupati di lungo periodo, a chi fa attività usuranti, lavoratori precoci e invalidi. Bisogna spostare il limite da 66 anni e 7 mesi a 63 anni, senza penalità‘ -.

Per quanto riguarda il taglio delle tasse Damiano spiega:e conclude: ‘Sul taglio delle tasse il governo ha compiuto dei passi: dagli 80 euro alla cancellazione del costo del lavoro dell’Irap. Il problema è, come sempre, quello delle scelte: se vogliamo che i due pilastri siano crescita e equità sociale, può darsi che ora non ci sia spazio per il taglio dell’Irpef”.

Fonte: PensioniBlog

Precedente Comitato Lavoratori Quota96 Scuola inviata lettera onorevole Bobba Successivo Damiano scenario politico europeo contrastante riforma pensioni