La piattaforma sindacale unita Cgil, Cisl, Uil ha avuto un secondo incontro di approfondimento attorno al tavolo permanente con il Governo, un dialogo che non ha portato a nessuna concretezza però si ha la certezza che quanto prima e cioè il 28 giugno prossimo ci sarà un ulteriore confronto per affrontare le tematiche previdenziali in sospeso mentre il 30 giugno si affronterà la tematica lavoro anche questa sempre aperta; il sociale deve essere il motore di una nazione che fonda il suo benessere sul ceto medio, in Italia sono mancate quelle politiche sociali esasperando sempre di più i lavoratori che da otto anni a questa parte hanno visto produrre su di loro sia disoccupazione che redditi sgretolati dalla diminuzione del potere d’acquisto; politiche sociali dimenticate volutamente dai governi succeduti negli ultimi anni e che non hanno tenuto minimamente conto delle esigenze dei lavoratori e dei pensionati.
Ma quali sono le argomentazioni che la piattaforma sindacale unita porterà al Governo nell’incontro successivo per l’approfondimento, quali le proposte avanzate, Carmelo Barbagallo, leader della Uil dichiara: ‘Stiamo continuando a discutere il percorso non è finito: non c’è dissenso né intendiamo esprimere giudizi compiuti, perché stiamo ancora cercando di trovare soluzioni. Abbiamo iniziato a parlare di merito, affrontando dieci dei dodici punti individuati per il confronto. Non ci possiamo fermare solo sulla cosiddetta Ape proposta dal Governo: ci sono i lavori usuranti, c’è il problema dei precoci, per i quali 41 anni di contributi devono essere considerati più che sufficienti per accedere al pensionamento senza penalizzazioni, c’è la questione delle ricongiunzioni, solo per citare gli aspetti più delicati ai quali siamo particolarmente interessati’, nel documento presentato al Governo la Uil sottolinea come sia urgente intervenire per un’ottava salvaguardia per gli esodati come per la flessibilità in uscita, tema molto discusso, inoltre chiede un confronto per i lavoratori precoci, come si può evincere dalla tabella di Pensioni Oggi riportata in calce:
L’evoluzione della Gran Bretagna con la Brexit, al di là del live o del remain, dovrebbe far riflettere approfonditamente su quanto il popolo sia importante per una nazione e non una zavorra inutile e obsoleta, il malcontento inglese ha fatto esplodere una bomba la cui deflagrazione si espanderà perché sono proprio i meno abbienti e gli anziani che hanno voluto sciogliersi dal carro dell’Ue, quelli che più hanno pagato sulla propria pelle la crisi e lo vediamo dalla povertà che si è allargata a dismisura anche in Italia, quindi se non si prenderanno in esame per affrontarli e risolverli, quali sono i temi previdenziali e del lavoro, l’insoddisfazione dei più deboli potrebbe sfociare in una vera e propria rivolta verso chi siede sulle poltrone del potere e che per anni hanno voltato loro le spalle, guardando solo al proprio interesse,